L’evento del 20 dicembre chiamato “Night of Note”, che si sarebbe dovuto tenere domani nella villa comunale Falcone e Borsellino, oggi alle 14:23 è stato di fatto “annullato” dell’amministrazione del Comune. Potete immaginare l’indignazione, la rabbia, la delusione che ha scandito i battiti dei piccoli cuori dei partecipanti appena ricevuta la brutta notizia. Si erano preparati, impegnati, avevano dedicato del tempo alla buona riuscita di questo evento, ma ora tutto questo non c’è più.
La preparazione e la delusione
Ma cominciamo dall’inizio. Il 9 ottobre viene consegnata all’ufficio Protocollo una domanda per occupazione di suolo pubblico per l’evento. Subito viene espressa l’approvazione e l’entusiasmo dei riceventi, con tanto di promesse di una repentina autorizzazione scritta. Niente lasciava intravedere che ci sarebbero stati intoppi o dissensi. Cominciano i preparativi. I ragazzi e i bambini oltre a dedicarsi allo studio delle materie didattiche e della tecnica musicale, integrano questo percorso con “i pezzi del concerto”. Tanta fatica, tanto entusiasmo. Prove, prove, prove a tempo e fuor di tempo.
Nel frattempo ogni settimana il Comune veniva sollecitato perchè questo permesso, che sembrava essere una procedura di routine, tardava ad arrivare. Forti delle promesse verbali, però i lavori continuano. Si contattano agenzie di spettacolo per allestire il palco, le luci, l’impianto audio e comincia il volantinaggio. Il paese viene praticamente tappezzato di locandine dell’evento, ogni genitore riceve un invito personale, da estendere alle proprie famiglie.
Tutti respirano già l’aria del concerto a pieni polmoni, fino a quando non arriva una telefonata: “IL COMUNE NON E’ DISPOSTO A RILASCIARE ALCUNA AUTORIZZAZIONE!”
Che porta sbattuta in faccia! In faccia agli adulti che hanno organizzato, che ci hanno creduto, ma soprattutto a tutti quei bambini che ci credono, che credono che a Natale siamo tutti più buoni e che forse a differenza di quello che dicono i grandi, questo paese un futuro ce l’ha; a tutti quei bambini che dovrebbero essere il futuro di questo paese, che ne dovrebbero scrivere la storia. Una storia emozionante, avventurosa, contro i disagi e i disastri che chi prima di loro c’è stato ha fatto.
E invece no… che dispiacere. Speriamo che non smettano di farlo! Che non smettano di crederci. Noi continueremo a fare la nostra parte.