Caivano è sempre di più ricercata dagli imprenditori per posizionare aziende che trattano rifiuti. Dopo lo Stir nella zona Asi, alle varie aziende che trattano materiali di riciclo come Plastica (Di Gennaro), carta (La Campania Macero), scarti animali Mi.So., Papa, Proteg, Lem) e altre piccole realtà, si stanno aggiungendo aziende che trattano e vogliono trattare il rifiuto organico.
L’ 11 settembre 2018 è stato presentato un progetto dalla Biotech S.r.l con sede legale in Napoli per la realizzazione di un impianto per la produzione di biometano prodotto dalla digestione di biomassa con una fase successiva di compostaggio per l’ottenimento di compost di qualità nella zona Omomorto, vicino ai Regi Lagni a Caivano.
L’impianto si propone di trattare 60.000 tonnellate di RU e scarti agro-alimentari e 20.000 t di scarti delle potature ed assimilabili. Nel progetto è specificato che i rifiuti in ingresso (FORSU) sono conferiti in apposita zona di stoccaggio in cemento armato fuori terra, ricavata nel capannone predisposto, attraverso con scarico dall’alto, confinate con pavimentazione impermeabile e servita dall’impianto di depurazione delle aree esauste del capannone.
Gli autotreni scaricheranno all’interno di un capannone chiuso tenuto in depressione con abbinato impianto di trattamento odori con biofiltro. I rifiuti scaricati, per mezzo di una pala meccanica, saranno caricati in una tramoggia che andrà ad alimentare in automatico i macchinari per il pre-trattamento del materiale in ingresso.
I predetti rifiuti saranno poi trattati per una produzione di biogas che sarà trasformata in biometano e immessa nell’impianto Sma per produrre composti di qualità.
Le fabbriche similari
Una fabbrica simile venne chiusa anni fa a Orta di Atella dopo le lamentele dei cittadini, anche di Caivano, per l’enorme puzza sprigionata. Mentre un’altra azienda, la Cea sita tra Caivano e Marcianise, produce da diversi anni non arrecando nessun problema, anche se lavora la metà del materiale che dovrebbe utilizzare la neo fabbrica.
Se alla ditta verranno concesse tutte le autorizzazioni Caivano avrà un nuovo impianto per il trattamento dei rifiuti accanto allo Stir.
Bisogna però verificare se Caivano ha le giuste strumentazioni e il personale idoneo per controllare già una zona Asi cresciuta a dismisura, e quindi valutare se ulteriori realtà per il trattamento dei rifiuti debbano essere impiantate su un territorio già troppo martoriato dall’industrializzazione e presenza di ecoballe e rifiuti.
Tutto questo per la buona salute dei cittadini caivanesi.