A settembre la Scuola Materna Matilde Serao non aprirà più. Come già preannunciato qualche settimana fa (https://www.ilgiornaledicaivano.it/2018/06/15/la-matilde-serao-verso-la-chiusura-lamarezza-della-preside-e-dei-cittadini/) era intenzione della Commissione Straordinaria chiudere definitivamente la scuola comunale ‘Matilde Serao’.
Quando già la situazione era difficile il responsabile del V settore nel 2015, il dottor Coppola fece pervenire una nota al segretario Generale Vittorio Ferrante per risollevare le sorti della scuola e programmare il triennio 2015-2017. (Prot. n.191/bib)
L’amministrazione Monopoli nulla ha fatto per salvare la storica scuola comunale e man mano si è fatta spegnere fino ai giorni nostri.
Nel maggio scorso, l’attuale dirigente, Anna Damiano inviò lo stato dell’organico, oramai ridotto all’osso, con l’elenco delle insegnati che sarebbero andate in pensione (Prot. n.11615 del 17.05.2018) lasciando così ai commissari la scelta del rilancio o della chiusura.
A nulla è valsa anche la lettera di una insegnante da 40 anni lì, Consiglia Vitale, scritta al commissario, per giunta senza nemmeno avere una risposta o un cenno. Una lettera d’amore verso il difficile ruolo dell’insegnante e verso i tanti bambini che hanno affollato la “Serao”. Il commissario Vincenzo De Vivo, oltre a non ascoltare le insegnanti e nemmeno dare una spiegazione, ha solo ordinato che durante il periodo estivo venissero occupate in biblioteca dopo un anno di lavoro e senza nessun tipo di sostituzione.
Ora con Deliberazione della Commissione Straordinaria n. 124 del 19/07/2018 è stata disposta dopo la suddetta relazione la chiusura definitiva della scuola che dopo oltre mezzo secolo cesserà di vivere.
Probabilmente se negli anni scorsi si fosse intervenuto per assicurare i docenti in sostituzione di quelli che andavano in quiescenza si poteva evitare una scelta che non farà bene né al paese né alla collettività.
Un pezzo di storia caivanese che se ne va
La scuola “Matilde Serao” era chiamata anticamente Asilo “Principessa Margherita”, fondato a Caivano nel dicembre del 1870. Come si legge dal libro di Giacinto Libertini, Testimonianze per la memoria storica di Caivano raccolte da Ludovico Migliaccio e Collaboratori Volume II Prima edizione (2017), lo statuto firmato da Vittorio Emanuele III nel 1870 ha come primo articolo quello dell’educazione e istruzione morale e intellettiva e lo sviluppo fisico dei fanciulli poveri d’ambo i sessi.