CAIVANO – Va in caserma per denunciare lo smarrimento di un documento ma finisce in carcere. Brutta disavventura, se così la possiamo chiamare, per un rom a lungo residente nel campo nomadi di Caivano in via Cinque Vie, che nel frattempo risultava lavorare in Germania, a Brema, da diversi anni. Pietro Ahmetovic, 32enne, probabilmente sceso in Italia per trovare i parenti, ieri pomeriggio, 23 luglio, si è recato presso la caserma “De Giorgi” di via Frattalunga a Caivano per sporgere denuncia. Ma qualcuno dei militari si è subito insospettito vedendo quella faccia, non nuova evidentemente. Quindi, prima di espletare le formalità per accettare la denuncia di smarrimento, i Carabinieri hanno svolto accertamenti tramite l’anagrafe degli stranieri.
Così si è scoperto che l’uomo era un latitante dal 2016, dovendo scontare una pena di due anni per vari reati compiuti in Italia fra cui furto aggravato, illecita gestione dei rifiuti (in pratica appiccava il fuoco ai rifiuti tossici), resistenza a pubblico ufficiale e simulazione di reato. Ahmetovic, quindi, pur potendo fare la denuncia, è stato subito accompagnato nel carcere napoletano di Poggioreale per espiare la pena. Probabilmente il rom, spesso senza fissa dimora, non era a conoscenza di avere questa condanna addosso, altrimenti non si sarebbe presentato con tanta leggerezza in un ufficio di polizia.