Via alle gare per gli impianti che faranno sparire le ecoballe: lo annuncia il vicepresidente della giunta De Luca, Fulvio Bonavitacola che spiega: «La situazione del mercato nazionale ed europeo dei rifiuti è in continua e radicale evoluzione. Per questo, prima di emanare i bandi, abbiamo svolto una consultazione preliminare di mercato ed aggiornato in conseguenza gli atti di gara.
Proprio in questi giorni abbiamo ricevuto l’ok definitivo di Anac sulla procedura per affidare in appalto due impianti strategici del nostro programma’
Le ecoballe trattate nei due impianti
Il primo impianto produrrà combustibile solido presso lo Stir di Caivano. Il servizio comprende 400 mila tonnellate all’anno per tre anni, con facoltà di estensione con pari quantitativi per un secondo triennio. Quindi si lavoreranno in complesso 2 milioni e 400 mila tonnellate.
Il secondo bando riguarda l’ impianto di recupero in un’area di Giugliano già adibita a centrale elettrica, oggi dismessa. Il servizio comprende 200 mila tonnellate all’anno per 3 anni, con facoltà di estensione con pari quantitativi per un secondo triennio, quindi per complessivi 1 milione e 200 mila tonnellate. Tirando le somme i due impianti che stiamo per mettere a gara lavoreranno 3 milioni e 600 mila tonnellate di ecoballe. Se aggiungiamo le 800 mila già affidate e la facoltà di estensione già prevista, per fine anno si potrà programmare l’eliminazione di tutte le ecoballe.
L’impianto dell’inceneritore di Acerra
Il vice presidente parla anche dell’inceneritore di Acerra e annuncia che bisogna trovare i finanziamenti per ampliare perchè è necessaria la quarta linea di emergenza perchè l’impianto non può restare fermo per guasti o manutenzione