Le classifiche di Comuni Ricicloni 2018 (relativo al 2017) comprendono i Comuni che hanno partecipato al concorso e che risultano avere, oltre ad una percentuale di raccolta differenziata (RD) uguale o superiore al 65%, una produzione procapite di rifiuto indifferenziato (data dalla somma del secco residuo e dalla quota non recuperata dei rifiuti ingombranti) inferiore o uguale ai 75 Kg/anno/abitante.
Le graduatorie sono stilate in base alla più bassa produzione di rifiuto indifferenziato.
In Campania risultati record per Baronissi con il 69,5% con 17034 abitanti e Vico Equense con il 71,3 % con 24152 abitanti, risultati molto positivi anche in altri 24 comuni, ma con meno residenti.
Caivano non rientra in classifica, risultati troppo negativi per partecipare e ancora lontanissima la soglia del 65 % di differenziata.
La storia della differenziata a Caivano
Ecco le percentuali degli ultimi anni della differenziata a Caivano come riportato Catasto Rifiuti dell’Istituto superiore per la Protezione e la ricerca Ambientale:
Anno 2010 13,06 % Sindaco Falco – Dir. Alborino – Assessori ( Ciccarelli, poi De Rosa)
Anno 2011 27,53 % Sindaco Falco – Dir. Alborino – Assessori ( De Rosa , Perna)
Anno 2012 28,20 % Sindaco Falco – Dir. Lanna /Celiento – Assessori ( Perna, Casaburo)
Anno 2013 30,90 % Sindaco Falco – Dir.Celiento – Assessori ( Casaburo)
Anno 2014 35,81 % Sindaco Falco (da aprile Contarino) – Dir. Celiento / De Lucia- Assessori ( Casaburo)
Anno 2015 34,59 % Contarino (da giugno Monopoli) – Dir. Coppola- Assessori ( Castaldo, Baldi)
Anno 2016 34,39 % Sindaco Monopoli – Dir. Coppola- Assessori ( Baldi)
Anno 2017 29,00 % Sindaco Monopoli (poi De Vivo) – Dir. Celiento
Mai un lavoro programmatico
Tra il 2014 e il 2016 si è intrapresa a Caivano una prima linea programmatica di lavoro per poter aumentare la differenziata, arrivando a superare di poco il 35%, poi quando si poteva dare la sterzata finale firmando il nuovo contratto di raccolta con un’appendice nel capitolato tutta sulla vendita del materiale da differenziare, è saltato il banco.
Tutto fermo, passi indietro e raccolta ferma al 29% nel 2017 con tassa in aumento