È emergenza cimitero a Caivano, i loculi sono pochi e dopo la crisi avuta prima dell’ultimo ampliamento bisognerebbe preventivamente pensare all’allargamento prima di una nuova difficoltà di postazioni disponibili.
Il vero ampliamento del cimitero di Caivano si è avuto nel 1977 con un totale di 6093 loculi comunali, poi la città è cresciuta demograficamente e nelle costruzioni, ma non si è calcolata la necessità di adeguare anche il cimitero.
Con l’amministrazione Semplice si pensò ad un piccolo ampliamento nel 2008, ma tra burocrazia e lavori, passati tra amministrazione Falco e commissari vari la consegna è avvenuta solo nel 2015.
Al Comune di Caivano al 15 maggio 2008 arrivarono circa 2600 richieste di loculi singoli, 199 lotti di terreno e 256 richieste di edicole, ma solo una piccola parte è stata accontentata.
Infatti dopo dopo il leggero ampliamento sono stati concessi 1236 loculi, 82 edicole e 20 lotti di terreno.
La crisi vera c’è stata nei primi anni 2000 quando addirittura alla popolazione restarono solo 4/5 fosse comuni.
Ora con la consegna dei loculi e i vari spostamenti di salme sono rimaste 150 fosse comuni (a terra) delle 400 totali e vista la media di mortalità che colpisce Caivano, circa 300 all’anno si dovrebbe iniziare a lavorare per non tornare alla grossa crisi.
Prima della caduta dell’amministrazione Monopoli, diverse commissioni riguardanti il cimitero avevano affrontato l’argomento con il presidente Giuseppe Mellone che più volte aveva sollevato il problema.
In una delle ultime commissioni tutti furono favorevoli tranne il consigliere Emione all’idea dell’ampliamento in un terreno adiacente al cimitero in direzione Nord est già di proprietà del Comune.
Realizzare nuovi loculi, anche in via d’urgenza, sembra una opzione non più rinviabile, aspettare la prossima amministrazione tra più di due anni potrebbe essere tardi calcolando anche i tempi burocratici e di realizzazione, quindi gioco forza sarà il commissario che dovrà inizializzare il progetto.