Dopo innumerevoli notizie di cronaca sul Parco Verde, in merito alla questione di Fortuna, le istituzioni hanno deciso di liberare la comunità dall’etichetta che all’interno del rione esistano solo criminali o pedofili. E’ così che nasce un nuovo progetto “Noi siamo bambini” in chiave sperimentale per prevenire l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori. Il primo istituto che ha aderito è l’ IT “Francesco Morano”, stipulando una convenzione con il dipartimento “Pari Opportunità” della presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il progetto “Noi siamo bambini”
Il progetto coinvolge 10 scuole:
- 4 della Campania
- 6 del Lazio
insieme all’Istituto di Ortofonologia, all’agenzia di stampa “Dire”, al Garante dell’Infanzia del Lazio e alla Società Italiana di Pediatria. I dirigenti scolastici dei dieci istituti si sono incontrati proprio a Caivano, dove al Morano la preside Eugenia Carfora, ha aperto le porte dei due plessi del Parco Verde agli altri presidi d’Italia, provenienti da Piedimonte Matese, Frattamaggiore e Crispano, in Campania, e da Acquapendente, Roma Centocelle, Sermoneta e Norma, Latina e Aprilia, nel Lazio.
Cyber security a Cinecittà
Ma le novità non finiscono qui. Proprio ieri la preside Eugenia Carfora, nell’aula Cyber conference organizzata da Trend Micro tenutasi negli studi di Cinecittà a Roma – che ha avuto come ospiti i manager e gli amministratori delegati delle più importanti società del mercato -ha raccontato la sua esperienza come preside coraggio in uno dei territori devastati dall’abuso dei minorenni in spaccio di droga e dal controllo sociale inesistente, insistendo proprio sull’importanza di un intervento mirato, proprio perché: “Dove ci sono i ragazzi, c’e’ il mondo” (Eugenia Carfora)