di FRANCESCO CELIENTO
CAIVANO – Ancora un nulla di fatto. Ormai è un tormentone il nome del candidato a sindaco del Partito Democratico, che comunque, una volta scelto, non è per nulla sicuro che sia anche quello del centrosinistra e, in ogni caso, pende sul Comune di Caivano la spada di Damocle del possibile scioglimento prima delle urne cui si andrà, eventualmente, a fine Maggio. Ieri sera 1° febbraio il partito ha riunito tutti i vertici cittadini per cercare di trovare un’intesa onde evitare le primarie interne, ma la formazione politica si è divisa soprattutto sui nomi di Antonio Angelino, spinto dai giovani e non solo, e Mimmo Semplice, voluto dalla vecchia guardia in special modo.
A complicare le cose c’è stato il terzo incomodo, Iuri Bervicato, già segretario della sezione, il quale non è troppo giovane come Antonio Angelino ma neppure ricorda tanto il passato come Mimmo Semplice, in teoria il mix ideale fra i due maggiori pretendenti, ma la scelta ovviamente spetta al partito. Intanto, come annunciava domenica scorsa il periodico locale Caivano Press il quarto potrebbe vincere, ovvero l’ex consigliere comunale Luigi Sirico, già sconfitto alle comunali del 2015 da Monopoli. Sirico rappresenterebbe il piano B. Ma di Angelino o di Semplice?
