di FRANCESCO CELIENTO
CAIVANO – Anche se è stata dichiarata la morte naturale, la Procura di Napoli Nord ha disposto l’autopsia sul corpo della stilista Bruna Raspanti per fugare ogni possibile dubbio. La donna che viveva sola, non aveva mobili in casa, che usava forse solo per andare a trovare il marito, ricoverato in una casa di cura caivanese, e come deposito di vestiti, sarebbe morta intorno alle 22 della sera di Natale. A trovare il corpo un uomo che gli faceva da autista, il quale ieri mattina gli ha portato la colazione, come di consueto, ma poi ha scoperto che l’inquilina era morta, distesa a terra, nuda e coperta da un abito leggero.
L’uomo è stato sentito a lungo, come prassi dagli investigatori dei Carabinieri. La donna deceduta ufficialmente risiedeva al Nord, infatti, spesso si recava lì dove, dicono alcuni vicini, pare avesse due figli. Non aveva legato con nessuno dei coinquilini, anche perchè era molto riservata ed abitava da appena cinque mesi a Caivano, esaminando il suo passaporto si è scoperto che si recava spesso in Cina, probabilmente per la sua attività di stilista.