Centro accoglienza a Caivano, Forza Italia e cittadini dicono NO!

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I cittadini stranieri entrati in modo irregolare in Italia sono accolti nei centri per l’immigrazione dove ricevono assistenza, vengono identificati e trattenuti in vista dell’espulsione oppure, nel caso di richiedenti protezione internazionale, per le procedure di accertamento dei relativi requisiti.
Queste strutture si dividono in: centri di primo soccorso e accoglienza (Cpsa), centri di accoglienza (Cda), centri di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) e centri di identificazione ed espulsione (Cie).

Da voci che oramai girano da almeno un  mese in città, un’associazione di Afragola con l’avallo di due caivanesi, stanno preparando l’ex convento di via Garibaldi come primo centro di accoglienza (C.A.S. – Centro Accoglienza Straordinaria) che prevede l’accoglienza temporanea per l’accertamento, mentre nel progetto ce ne potrebbero essere altri due, uno a via Colanton Fiore, l’altro in periferia.

 

Cosa sono i C.A.S.

Sono immaginati al fine di sopperire alla mancanza di posti nelle strutture ordinarie di accoglienza o nei servizi predisposti dagli enti locali, in caso di arrivi consistenti e ravvicinati di richiedenti. Ad oggi costituiscono la modalità ordinaria di accoglienza. Tali strutture sono individuate dalle prefetture, in convenzione con cooperative, associazioni e strutture alberghiere, secondo le procedure di affidamento dei contratti pubblici, sentito l’ente locale nel cui territorio la struttura è situata. La permanenza dovrebbe essere limitata al tempo strettamente necessario al trasferimento del richiedente nelle strutture seconda accoglienza.

(Fonte: sito www.openmigration.org)

 

A Caivano, la cosa non è vista di buon occhio, non per razzismo, ma per le tante difficoltà presenti sul territorio e per le diverse accoglienze già avute in passato e dimenticate sul territorio.

I primi a muoversi sono stati i consiglieri di Forza Italia

Il coordinamento di Forza Italia sezione di Caivano chiede al Commissario De Vivo e alla segretaria Di Maio di valutare l’opportunità di opporsi alla costituzione del C.A.S. in quanto Caivano versa già in una situazione di precarietà sia in termini di ordine pubblico, che di controllo effettivo; di controllare se l’edificio che si sta attrezzando per ospitare il C.A.S. possieda effettivamente tutti i requisiti necessari per divenire un Centro di Accoglienza sicuro e salubre per coloro che dovranno occuparlo. Chiede di valutare la possibilità di opporsi alla costituzione del C.A.S. per trovare struttura più idonea e soprattutto periferica per evitare disordini per una difficile convivenza coi residenti.

 

Pur nel rispetto del Co. 3 dell’art. 10 della nostra Costituzione: «Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge.»; il Coordinamento Forza Italia di Caivano crede che sia opportuno che i centri di accoglienza siano disposti in maniera tale da creare meno problemi possibili.

Vorremmo rammentare all’occorrenza che la struttura che ospita i migranti sul territorio e che ha causato problemi di ordine pubblico è ancora presente e attiva.

Pur nel rispetto dei diritti civili e della Costituzione, il coordinamento cittadino di Forza Italia non può non ascoltare le preoccupazioni degli abitanti che si vedono anche una gran massa di irregolari ospiti di domicili privati e che vagano per Caivano senza controllo della pubblica sicurezza ed è per questo che nel contempo chiede che non solo sia valutata l’opportunità di prevedere un controllo fattivo del territorio prima di fornire parere favorevole a qualsiasi tentativo di introduzione di strutture che potrebbero aggravare la già precaria situazione.

I consiglieri hanno anche ricordato

Ciò che è accaduto lo scorso 8 agosto 2017 quando 8 migranti minorenni sequestrarono il titolare della casa famiglia dove erano ospitati.

Anche i cittadini si stanno muovendo

Diversi cittadini si stanno attivando in gruppi  di raccolta firme per una petizione, secondo loro, Caivano non può permettersi di accogliere nuovi gruppi etnici, quando già la cittadina è in grande difficoltà. Negli anni scorsi sono stati accolti tanti rom senza poi avere nessun controllo, per non parlare delle tante etnie provenienti dall’est che vivono in comunità e tanti problemi hanno creato alla collettività.

Le firme saranno inviate al Prefetto di Napoli, al Presidente della Regione Campania e al Prefetto di Caivano.

 

 

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