Bambini Mai, aspettiamo il documentario su Caivano

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Bambini Mai, aspettiamo il documentario su Caivano

Bambini Mai, aspettiamo il documentario su Caivano

Oggi è saltata la programmazione di Bambini Mai che sarebbe andato in onda stasera, alle 21,15 su Sky Atlantic. Il documentario prodotto dalla modella Beatrice Borromeo, dedicato ai ragazzi della scuola Viviani, in collaborazione con la preside Eugenia Carfora, speriamo possa apparire presto nel palinsesto.

Il lavoro è stato eseguito con la regia di Mia Benedetta, ambientato al Parco Verde. La storia racconta gli episodi tragici e violenti degli ultimi casi di cronaca che hanno riguardato Fortuna Loffredo e Antonio Giglio.

L’abuso sui minori è un tema molto caro a tutta la comunità del quartiere che ha deciso di rompere il silenzio e dar voce all’innocenza. Fondamentale in tutti questi anni è stato l’impegno di Eugenia Carfora nella lotta alla camorra. Per una scuola complessa come la Viviani, con un’elevata dispersione scolastica, occorre un dirigente forte e caparbio per ottenere un risultato significativo in termini di educazione e partecipazione.

Il tema dell’infanzia da tutelare a tutti i costi:

Il tema della tutela dell’infanzia nelle zone di frontiera del Sud Italia è stato suggerito da Mia Benedetta alla Borromeo, moglie di Pierre Casiraghi, che proprio durante le riprese del documentario era incinta. Il montaggio è stato completato due giorni prima che lei partorisse.

In un’intervista riportata su IlCorriere  di Elvira Serra, alla prima domanda di come fosse nata l’idea di girare un documentario a Caivano, la Borromeo ha esordito: «L’idea è di Mia, che l’ha proposta a Francesco Melzi d’Eril, che l’ha proposta a me. Mi sono convinta dopo aver incontrato i ragazzini e aver visto con i miei occhi che a meno di 100 chilometri da Roma vivono bambini che non possono permettersi di esserlo. Dovevo raccontarlo».

L’incontro con delle realtà così complesse a Caivano è stato un modo per la modella di calarsi in un mondo totalmente diverso dal proprio. La Borromeo ha intervistato di persona i ragazzi con il consenso dei genitori, alcuni di loro infatti saranno visibili nelle riprese video. Una scelta seguita dalle liberatorie dei genitori che hanno preferito raccontare al mondo cosa accade ogni giorno nel Parco Verde, mettendoci la faccia.

 

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