Oggi (27 luglio) alle 18:30, presso la scuola dell’infanzia Matilde Serao ci sarà la conclusione del Grest parrocchiale, in cui verrà benedetta la statua di S. Giovanni Bosco, protettore dei bambini e dei giovani. Ogni anno, l’evento ricorre con grande partecipazione dei bambini. Per l’edizione 2017, il Grest ha avuto inizio il 17 luglio e si concluderà domani (28 luglio). Il Grest parrocchiale è un campo estivo, e ha lo scopo di coinvolgere diversi ragazzi in parrocchia per trasmettere loro un’ educazione cristiana che nasce dal cuore, come ha sempre sostenuto don Bosco.
Quest’anno, la statua di don Bosco protettore dell’oratorio Parrocchiale sarà esposta presso la chiesa dell’Annunziata, nell’area in cui il coro parrocchiale dei bambini e dei giovani potranno assistere alla Santa Messa. Da settembre, si riprenderà l’A. C. R..
Sono aperte le iscrizione per il catechismo alla Prima Comunione e al Corso di Cresima anno pastorale 2017- 18
La storia
Nel suo instancabile apostolato educativo, il santo trovava anche il tempo di scrivere numerosi libri per la gioventù. In quegli anni furono stampati la Storia Sacra, la Storia Ecclesiastica, la Vita di Luigi Comollo, un giovane seminarista suo compagno di studi morto in concetto di santità, la Corona dei sette dolori, il Divoto dell’Angelo Custode e Il Giovane provveduto, quest’ultimo tradotto, ancora lui vivente, in francese, spagnolo e portoghese.
Nel 1853 cominciò la pubblicazione delle Letture Cattoliche per la preservazione della fede nel popolo, che ebbero un successo immediato. Seguirono poi opere agiografiche come la Vita di S. Giuseppe e le Vite dei Papi dei primi secoli. Nel 1877 cominciò il Bollettino Salesiano, ancora oggi diffuso nel mondo in 56 edizioni e in 26 lingue raggiungendo 135 paesi. Fu ancora lui, inoltre, a realizzare la prima tipografia come scuola grafica. Ovviamente, dato il clima anticlericale di allora, l’oratorio di Valdocco fu soggetto a visite e a ispezioni da parte del governo liberale, cui era nota la fedeltà incondizionata di Don Bosco al Papa. Tuttavia, la fama che egli si era guadagnato per la sua opera educativa tra i giovani gli consentì di fare da mediatore nei contrasti tra lo Stato italiano e Santa Sede, come ad esempio nel segnalare al governo i nomi di possibili vescovi per le chiese vacanti. Per questo egli è considerato uno degli antesignani della Conciliazione fra Stato e Chiesa.