Rocco Saviano, un giovane diciassettenne di Caivano che frequenta l’ I.T.S “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Afragola, il 17 Maggio ha portato la sua voce in Parlamento. Tutto è nato dal progetto nazionale organizzato dal Senato, la Camera e il M.I.U.R. “Dalle aule parlamentari alle aule di scuole. Lezioni di Costituzione”.
Il concorso, alla X Edizione, rivolto agli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, ha avuto l’obiettivo di avvicinare i giovani ai valori della Carta costituzionale.
Nove ragazzi hanno parlato al Senato, ovvero i rappresentanti delle scuole partecipanti (59 in totale) che hanno vinto la decima edizione di Lezioni di Costituzione. L’evento ha avuto una ridondanza particolare poiché è stato presentato in occasione del sessantesimo anniversario dalla firma dei Trattati di Roma.
Le scuole sono state chiamate a presentare un’ipotesi di progetto per la realizzazione di un elaborato in formato digitale volto ad approfondire e illustrare il significato e il valore di uno dei principi della Costituzione e a contestualizzare la ricerca nei rispettivi territori di appartenenza.
I lavori selezionati dal Comitato di valutazione sono stati premiati durante la cerimonia conclusiva dell’iniziativa che si è tenuta a Roma, presso il Senato della Repubblica.
Il progetto
Il progetto dell’ I.T.S. “Carlo Alberto Dalla Chiesa”, presentato dal giovane Rocco Saviano in Parlamento, s’ispira al principio cardine della Costituzione: la libertà d’espressione garantita dall’Articolo 21. Ad esso, si ricollega la tematica del cyberbullismo. In poco tempo, è stato creato un blog dal titolo “Words like Swords” (Parole come Spade) per ricordare che le parole feriscono come spade, in un mondo dove la comunicazione digitale assolve ad un compito imperante, a tal punto da sembrare reale.
I confini con il virtuale tendono ad essere sempre meno evidente da scatenare una confusione generale.
Ecco il link dello Speciale Parlamento – Lezioni di Costituzione andato in onda su Rai 3, dove Rocco è presente a partire dal minuto 16.30.
Proprio per questo motivo, molti adolescenti diventano vittime di ingiurie ed offese gratuite da parte di bulli del web. Il blog è stato creato per ricordare la giovane vittima di cyberbullismo, Carolina Picchio, morta nel Gennaio 2013 e tutte le altre persone che sono cadute nella sua stessa trappola.
“Crediamo fermamente che il fenomeno possa essere limitato, fino ad essere completamente ridotto dalle disposizioni legislative – ha concluso così il giovane – Riteniamo inoltre che un uso consapevole di Internet venga fatto nelle scuole come momento imprescindibile di formazione per i giovani.
Words like Swords è il nome del blog, che rimanda al concetto secondo cui, se è vero che le parole possono ferire come spade, possiamo combattere il cyberbullismo con nuovi concetti, che non siano silenzio, indifferenza o massiva accettazione”.