di FRANCESCO CELIENTO
CAIVANO – La lettera è stata già protocollata (vedi foto sotto, clicca per ingrandire). Alcuni consiglieri della minoranza hanno chiesto un consiglio comunale ad hoc per discutere pubblicamente davanti ai cittadini del grave problema che assilla Caivano. In effetti di domande ce ne sono da fare, fra cui il motivo per cui non viene firmato il contratto della gara europea, mistero della fede, nonostante in una brochure uscita più di un mese fa il sindaco Monopoli assicurava che fosse stata espletata (vedi foto sopra).
La richiesta è firmata solo da cinque consiglieri sui dieci che sulla carta dispone la cosiddetta opposizione, che solo ultimamente grazie ad un manifesto uscito stamane (vedi foto in evidenza sul nostro contatto Facebook) ha fatto vedere che il suo cuore batte ancora… Manca la firma del redivivo Luigi Sirico (unico del Pd), che sulla carta dovrebbe il leader di questa opposizione, invece è spesso assente ai civici consessi; manca la firma dei due consiglieri de “La Svolta”, Luigi Padricelli e Maria Carminia Perrotta, quello dell’Udc, Enzo Pinto, e il socialista Giamante Alibrico. Secondo Francesco Emione (Liberi Cittadini), le altre firme non sono state raccolte solo per motivi di tempo – tanto comunque cinque ne bastano – e nella seduta che il presidente Del Gaudio dovrebbe convocare entro un certo lasso di tempo assicura che “ne vedremo delle belle”. Insomma Caivano e rifiuti, una storia che rischia di diventare più lunga di Beatiful.