di FRANCESCO CELIENTO
CAIVANO – Stesso orario più o meno (la notte), stessa tecnica. E’ uno dei bancomat preferiti dalla microcriminalità il Bar Eni, sito all’interno dell’omonimo distributore di carburanti in corso Umberto, vittima dell’ottavo raid in pochi anni. Stanotte come ci riferisce il proprietario, i soliti ignoti intorno alle 2.30, hanno sfondato l’entrata principale usando la solita tecnica dell’auto come ariete.
I delinquenti si sono impossessati di qualche centinaio di euro rimasti in cassa ma soprattutto delle sigarette, di ben più valore, ma non è questo il solo danno visto che il gestore adesso dovrà anche realizzare una nuova porta e serratura. Ormai non si contano più i furti a Caivano, le autorità preposte ricevono parecchie denunce al giorno di raid furtivi e rapine in ogni posto. Sul caso dell’Eni Bar presentò un’interrogazione anni fa al governo il grillino Luigi Di Maio ma, come si vede nei fatti, siamo come prima, forse peggio di prima…