IL PREMIER RENZI IN VISITA NEGLI STUDI DI CANALE 21: IL PIANO PER IL SUD, IL REFERENDUM, IL RILANCIO DI BAGNOLI, I RAPPORTI CON IL SINDACO DE MAGISTRIS IN UNA INTERVISTA ESCLUSIVA

0
1348

_pon0807

NAPOLI – Il Premier Matteo Renzi, dopo aver preso parte alla convention sul Mezzogiorno alla Mostra d’Oltremare, si è recato ieri mattina domenica 13 novembre negli studi televisivi e di produzione di Canale 21. Accolto dall’editore Paolo Torino, il Premier ha incontrato giornalisti e tecnici della storica emittente fondata nel 1976 e nel corso di una intervista esclusiva realizzata dal direttore editoriale del VG21, Gianni Ambrosino, ha parlato del Piano per il Sud, del Referendum costituzionale, della Brexit e dell’elezione di Donald Trump, ma anche del rilancio di Bagnoli e dei rapporti con il sindaco Luigi de Magistris.

Alla domanda del direttore Gianni Ambrosino sui sondaggi che danno, al momento, il No al referendum in vantaggio sul Si, Renzi ha risposto: «Speriamo che i sondaggisti si stiano sbagliando, come è avvenuto prima con la Brexit e poi con la elezione di Trump negli Usa. Il punto di fondo è che ci sono ancora moltissimi indecisi ed io mi rivolgo a loro e dico che in questo referendum chi vota Si lo fa per ridurre gli sprechi e i costi della politica; ridurre il numero dei politici, con la riduzione dei senatori; eliminare enti inutili come il Cnel; evitare il ping-pong tra Camera e Senato per l’approvazione di una legge e per semplificare la vita a milioni di cittadini. Chi vota per il Sì sceglie un voto contro la casta. Se vince il No, invece, resta tutto com’è ora, ma allora perché in tanti si lamentano che certe cose non vanno? Chi si lamenta come fa a votare No?».

Renzi, poi, ha evidenziato che la legge elettorale non è affatto materia inserita in questo referendum. «Ci troviamo in un sistema politico complicato, con il bicameralismo che finora è costato tantissimo al contribuente italiano – ha aggiunto il premier nell’intervista esclusiva realizzata a Canale 21 –. Il sistema attuale ha penalizzato fortemente il Sud. Noi invece, con il mio governo, abbiamo rilanciato Bagnoli, attirato i grandi investimenti qui a Napoli con la Apple, abbiamo investito sulle bellezze archeologiche con l’area di Pompei che era famosa solo per i crolli, ora per le opere che inauguriamo. Il governatore De Luca ha parlato di 200mila assunzioni nella Pa da fare al Sud e io dico che sicuramente in alcuni settori della pubblica amministrazione, come il comparto della sicurezza, le forze dell’ordine, il comparto scuola e quello della sanità abbiamo bisogno di fare assunzioni e le faremo. A cominciare dalle forze dell’ordine. Su questi argomenti ci vuole buonsenso e De Luca dice bene quando parla dello sblocco del turn-over che è fermo da 10 anni».

Alla domanda sul Patto per Napoli e sui suoi rapporti con il sindaco de Magistris, Renzi ha spiegato: «Io sono una persona che vuole sempre evitare le polemiche. Napoli è una città meravigliosa e noto che il sindaco ha usato parole spesso fuori luogo contro il presidente del Consiglio, ma chi riveste il ruolo di premier non può fare il permaloso. Abbiamo messo i soldi per rilanciare Bagnoli e non ci dobbiamo fermare davanti alle polemicucce. L’obiettivo primario è risanare Bagnoli e questo lo stiamo facendo noi come governo dopo anni di immobilismo. Il resto lo deciderà il Consiglio comunale di Napoli e, tra l’altro, la struttura commissariale sta lavorando nel solco tracciato dal piano urbanistico approvato dal Consiglio comunale di Napoli. Stiamo rispettando quella indicazione, com’è giusto che sia. Le chiacchiere stanno a zero».

Si voterà nel 2018? Ha chiesto il direttore Ambrosino e Renzi ha risposto così: «Si vota il 4 dicembre prossimo per dire Si alla riforma e ridurre il numero dei politici, ridurre la burocrazia, eliminare gli enti inutili, ridare fiducia all’Italia. Tutto il resto, ora, non conta e non credo affatto che l’elezione di Donald Trump e la Brexit possano influire sul voto referendario italiano».

Previous articleIl Pd “corregge” Casaburo: dichiarazioni a titolo personale, saremo sempre all’opposizione di Monopoli.
Next articleIl maestro Vincenzo Sorrentino ospite a Canale 9
Francesco Celiento, giornalista dal 1997, diventa pubblicista a soli 22 anni scrivendo il suo primo articolo nel 1992. Inizia a collaborare con quotidiani come "Il Giornale di Napoli" "Il Roma", "Cronache di Napoli" come corrispondente locale di cronaca nera, bianca e sport. Può vantare diverse collaborazioni nel corso della sua carriera, con i giornali: "Napoli Metropoli", "Ideacittà", "Cogito", "Non solo sport", "Freepress", "L'orizzonte", "Città del fare News". Ha lavorato come addetto stampa del comune di Caivano (2004) e di Frattamaggiore (2006); si è inoltre occupato di rassegne stampa nel mondo della moda e dei concorsi di bellezza (Miss Italia, Miss Mondo). Collabora con il Giornale di Caivano dal 2015, anno in cui insieme a Pasquale Gallo, ha fondato il blog. Da pochi mesi è addetto stampa dell'osservatorio per la legalità di Scampia. Ha avuto diversi riconoscimenti alla carriera, come il Premio Giornalistico "Don Gaetano Capasso" e la menzione speciale, come giornalista locale, per il Premio Eccellenze di Caivano nel 2017.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here