“I cinque stabilimenti che abbiamo in Italia rimangono ed un’azienda come la nostra deve sempre guardare a potenziali acquisizioni. Il mercato italiano è importante per Unilever”. Lo afferma l’amministratore delegato e presidente di Unilever Italia, Angelo Trocchia, alla conferenza stampa ‘Consumi e stili di vita: l’impatto dei marchi e della sostenibilità’ per i 50 anni dell’azienda nel paese, dove ha 3.500 dipendenti.
In particolare lo stabilimento dell’Algida a Caivano (Napoli), dove è stata di recente soppressa la divisione ricerca e sviluppo, “non ci sono progetti di chiusura, ma dobbiamo garantire la competitività, è una sfida che abbiamo tutti i giorni, tutti i mesi e tutti i trimestri”, aggiunge Trocchia spiegando che “tutti gli stabilimenti vengono valutati ogni tre mesi a livello mondiale per vedere se rientrano nel benchmark” e che “grazie al lavoro fatto, Caivano finalmente comincia ad essere molto vicino al benchmark ideale. Lo stabilimento sta lì dal ’75 e dobbiamo lavorare perché ci sia tra altri 150 anni”. Il dirigente cita come esempio positivo lo stabilimento di Pozzilli, in provincia di Isernia, “oggi uno dei più efficienti di Unilever in Europa”.
Redazione Ansa
