di FRANCESCO CELIENTO
CAIVANO – Droga e manette, un binomio quotidiano ormai a Caivano. In pochi giorni, fra gli interventi di polizia e carabinieri, sono finiti in cella ben nove persone, segno che esiste un grande sistema repressivo. Le ultime due spacciavano droga a vari tossicodipendenti e fornivano pure un piccolo rifugio dove si potevano bucare lontano da occhi indiscreti. Peccato per loro che la squadra di polizia giudiziaria del commissariato Polstato di Afragola, guidato dal vicequestore Alfredo Carosella, li tenesse d’occhio.
Così è finita in carcere l’avventura di due pregiudicati di Crispano, Sergio D’Angelo di 49enne e Francesco Lettera di 44, i quali nei pressi di via Atellana, rione Iacp, avevano messo su due baracche: una dove si vendeva lo stupefacente, l’altra dove si consumava. D’Angelo aveva la funzione di palo, Lettera consegnava materialmente la droga agli acquirenti, infatti addosso a lui sono stati ritrovati 173 euro, frutto presumibile dell’attività illecita. Quando gli agenti sono interventi è stato bloccato anche un tossicodipendente che, sentito dalla polizia, ha confermato le modalità di vendita e consumo. All’interno di una baracca è stata ritrovata la droga così suddivisa: 177 grammi di eroina divisa in 195 capsule e 42 grammi di cocaina contenuta in 49 capsule. Gli arrestati sono stati tradotti, su disposizione del magistrato della Procura della Repubblica di Napoli Nord, in carcere. La polizia ha avvisato il Comune di Caivano di predisporre una bonifica del luogo perché a terra giacevano numerose siringhe usate.