Lucio Villari e il circolo giovanile di Caivano G. Leopardi

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Il giorno 18 marzo, mentre mi apprestavo ad assistere alla trasmissione della RAI “incontri quotidiani con la storia” guidata da Paolo Mieli, ho appreso che la stessa, anche se registrata da molto tempo, andava in onda per rendere un omaggio alla memoria di Lucio Villari, professore di rilevanza nazionale, e storico importante di grande cultura, perché era morto alla veneranda età di novantuno anni.

La notizia mi ha colpito e reso triste, sia perché  si tratta di un uomo di grande cultura sia perché i caivanesi debbono tanto a un suo intervento nel circolo giovanile G. Leopardi. Infatti, tale circolo, fondato nei primi anni sessanta del secolo scorso, aveva bisogno di sostegno e linee guida per realizzare un progetto che appariva difficile da realizzare.

Infatti, pur avendo tra i suoi fondatori persone importanti e del calibro del compianto Pompilio Sullo, i due giovani figli del sindaco Vincenzo Donesi Carlo ed Elio, il compianto Mario Lizzi e la sua famiglia, il sempre allegro Enzo Mastrominico, Ninuccio Cerrone, Antonio Nocera oggi pittore di fama internazionale, Pasquale Capasso, Giannino Pirani, Antonio Falco, Mario Cantiello, Emilio Pagnano e tanti altri di cui non ricordo il nome, non era in grado di proporre con successo il proprio programma di uguaglianza sociale in un paese vittima di una politica conservatrice.

Fu necessaria la mia iniziativa, per avviare un percorso culturale uguale per tutti e per ciascuno atto a promuovere incontri e confronti che facessero nascere l’interesse per la cultura in un paese che aveva bisogno di tutto. Perciò nella mia qualità di presidente del circolo mi rivolsi al PCI locale  per individuare e ottenere un possibile relatore sui valori della Resistenza. Grazie all’intercessione di Domenico Bervicato e Celiento detto o’ crapariello, la federazione provinciale del PCI si attivò e ottenne il consenso a venire a Caivano di Lucio Villari.

La sua conferenza fu una magnifica lectio magistralis, tenuta in una sala comunale del vecchio castello allora usato come sede del Comune. Fu un successo non prevedibile e con una presenza attenta e interessata di persone impegnate in attività importanti per la vita economica e culturale del paese che si congratulò con noi e il relatore. Non potendoli citare tutti mia piace segnalare la presenza dell’attuale professore universitario don Franco Donadio, Peppe Crispino che ancora non era nelle file del PCI e il compianto sindaco democristiano appoggiato dal PSI Lugi Falco.

La conferenza di Lucio Villari si soffermò, prima sui valori della Resistenza e sulle quattro giornate di Napoli del Settembre del 1943 con le quali il popolo liberò la città dai nazifascisti, poi sull’importanza della partecipazione dei giovani alla vita politica del paese. Noi facemmo tesoro di tale messaggio e individuammo, nelle parole di Lucio Villari, il percorso che avremmo dovuto intraprendere per liberare Caivano dai pregiudizi di una presunta superiorità del ceto dominante e cominciammo a sostenere che il sapere e la partecipazione erano un diritto da far valere per tutti.

Da allora la politica locale cambiò e i giovani svolsero un ruolo importante nella vita politica di Caivano. Caddero in disgrazia vecchie convinzioni e finalmente alla fine degli anni sessanta, ci fu un socialista sindaco di Caivano, nella persona di Ernesto Di Palo, con un’alleanza tra i partiti di sinistra che fece da apripista ai successivi successi del sindaco Lello Del Gaudio che fece tanto bene, che se il suo piano regolatore, votato all’unanimità, non fosse stato revocato, oggi Caivano non sarebbe ancora un paese dimenticato, ma un punto di riferimento per tutto il territorio circostante.

Perciò largo ai giovani, a condizione che non si tratti solo di persone competenti, ma anche non coinvolte in precedenti affari che hanno interessato la magistratura penale, che di recente ha emanato una prima sentenza che non fa onore ai vecchi amministratori mandati a casa da una sfiducia che è ancora  viva e presente nel cuore di tanti caivanesi.  

 

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