Fallimento della cattiva politica e tanti debiti per Caivano!

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Chi ha letto l’articolo del “Giornale di Caivano”, sa che tra il nostro comune e il curatore fallimentare dell’I.Gi.Ca  c’è stata una transazione grazie alla quale Caivano dovrà farsi carico del pagamento di un milione e mezzo di euro che finiranno nell’asse fallimentare della spa.

Certo, l’accordo firmato dai commissari è positivo, perché il debito era maggiore, ma i caivanesi non sanno che tale vulnus segna il fallimento della politica del “comune imprenditore” voluta dal PD e santificata da Bassolino. Infatti, la società per azioni tra Italia lavoro e Comune di Caivano citata, nacque nei primi anni del duemila quando presidente della Regione era Bassolino e assessore alla estione dei rifiuti Domenico Semplice, con sindaco Ciccio Russo prima e Franca Falco poi. Per farla breve, all’inizio di tale accordo tutto andava bene, ma quando il bassolinismo, divenne sistema di governo con il sindaco Semplice, il clientelismo diffuso e l’incapacità di governo degli amministratori della citata spa determinarono un grave indebitamento della società che indusse Italia Lavoro a uscirne.

 

Ancora una volta i cattivi amministratori del centro sinistra dell’epoca, con il PD maggiore azionista, alla ricerca della conservazione del potere che stava sfumando, decisero di continuare nel loro cattivo viaggio senza ritorno, purtroppo foriero di gravi danni per i caivanesi. Infatti, i consiglieri dell’epoca, con un voto sciagurato in consiglio comunale, fecero diventare l’incolpevole città di Caivano l’unico azionista della spa I.Gi.Ca., con tutte le conseguenze che ne derivarono.

Infatti, dopo pochi anni ci fu il disseto finanziario del comune e la conseguente situazione debitoria, aggravata dalla necessità di garantire la raccolta e smaltimento dei rifiuti che faceva lievitare i debiti del Comune. Perciò hanno fatto bene i commissari a firmare una positiva transazione dei debiti prodotti dalla perniciosa politica del PD, ma i cittadini non devono dimenticare che i responsabili di quanto accaduto sono solo i soliti noti che cercano di rigenerarsi in un campo largo che continuerebbe solo a far danni.

D’altra parte anche da destra non si sentono squilli di tromba anzi la destra dai mille colori, in assenza di programmi credibili per la città, si limita a pronunciare un colpevole e dannoso de profundis per il vecchio commissario di Fratelli d’Italia. Secondo me, come ho già scritto negli articoli precedenti, a Caivano servono amministratori giovani e competenti, formatisi fuori dai partiti tradizionali, come fa già da tempo  Caivano Conta guidata da Antonio Angelino. Fusse ca fusse la volta buona: direbbe il compianto Nino Manfredi?!

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