Dopo la retata effettuata dalle forze dell’ordine nell’ottobre del 2023 che portò in galera camorristi, politici, funzionari e tecnici svelando l’intreccio perverso fra camorra e politica caivanese per il controllo degli appalti pubblici, a breve inizieranno i processi.
Il 15 gennaio si aprirà il dibattimento al tribunale di Napoli Nord contro Amico Domenico, Amico Michela, Coppetta, Della Rocca, Falco, Peluso Francesco, Peluso Teresa, Ponticelli Gaetano e Zampella Vincenzo che dovranno rispondere di vari reati che vanno dalla turbativa d’asta alla corruzione e associazione a delinquere con finalità camorristiche. I predetti imputati, avendo scelto il rito ordinario dovranno difendersi dalle accuse di vari pentiti per dimostrare la loro innocenza.
Tutti gli altri imputati si sono avvalsi della facoltà di ricorrere al rito abbreviato: Alibrico G.B., Angelino Antonio, Angelino Gaetano, Bervicato Raffaele, Celiento Domenico, Celiento Vincenzo, Cipolletti Giovanni, Della Gatta Domenico, Galdiero (condizionato rigettato), Lionelli Raffele, Natale Angelo (condizionato rigettato), Peluso Carmine, Pezzella Martino, Volpicelli Massimiliano in caso di condanna potranno beneficiare di una riduzione della pena, richiesta dalla pubblica accusa di un terzo. In questo caso la procedura sarà molto più breve rispetto al rito ordinario e i giudici decideranno sulla base delle prove raccolte, non saranno ascoltati i testi e la sentenza è prevista per venerdì 13 dicembre 2024.
Gli unici a patteggiare, per ora, sono stati gli imprenditori Giuseppe Bernardo e Antonio Ambrosio che hanno rimediando rispettivamente 2 anni e 8 mesi e 3 anni.