Nonostante l’ampliamento dell’organico della Polizia locale e quello della Compagnia dei Carabinieri, i Rom che vivono in un campo a Via Cinquevie, ai limiti della praticabilità, continuano a fare il bello e il cattivo tempo.
Enormi le masse di rifiuti prodotti da recuperi illeciti con grande esborso economico da parte del comune per le bonifiche, oltre al contorno.
L’ex villa Moccia del clan Moccia sita in località cinquevie tra Caivano e Afragola era un bene confiscato alla criminalità organizzata ed era diventata anche luogo di sversamento di rifiuti di ogni genere. Il 10 settembre 2020 i manufatti presenti nell’area di via cinque vie furono abbattuti grazie l’intervento della prefettura di Napoli con il concorso del corpo di Polizia locale, carabinieri e altre autorità, con bonifica dell’erea e chiusura con un muro di cinta.
Da poco, tra l’indifferenza generale, i Rom abbattuto il muro realizzato proprio nel 2020, hanno occupato nuovamente l’area.
In linea d’aria questa mattina il governatore De Luca parlava di un territorio, quello di Caivano, mai dimenticato dal proprio gruppo politico, ma evidentemente non conosce cosa accade a nord di Napoli.
Il 10 settembre del 2020 l’ex prefetto Marco Valentini, parlava dell’area Villa Moccia come un luogo di legalità e invitava la nuova amministrazione a lavorare in tal senso.
A febbraio 2021 su proposta dell’amministrazione comunale il civico consesso con il voto favorevole di tutta la maggioranza e con l’astensione della minoranza approvò un atto di indirizzo nel quale stabiliva di utilizzare l’ex villa Moccia per la realizzazione di uno spazio di riuso e riparazione.
Nulla è stato fatto, solo annunci dell’amministrazione che poi venne sciolta per infiltrazioni camorristiche.
Oggi con la triade commissariale, nulla è cambiato. La zona di via Cinquevie è nel massimo degrado e addirittura i Rom in autonomia hanno occupato l’area che doveva essere un luogo di innovazione e legalità.
