Quando i sogni diventano realtà. E’ il caso di una eccellenza di Caivano, il dottor Francesco Crispino, specializzato in pediatria, al quale, dopo aver vinto il relativo concorso, è stato conferito l’incarico quinquennale di direttore di struttura complessa pediatria del plesso ospedaliero di Campobasso.
Davvero una bella storia. Francesco, 47 anni, fin da bambino desiderava curare i bambini. Voleva diventare pediatra. Voleva alleviare le sofferenze dei più piccoli. Voleva guarirli. Voleva vederli giocare. Voleva vederli gioiosi e sani. Una professione, la sua, da mettere al servizio delle fasce più deboli. Una passione innata. Una passione non per la medicina generale, ma espressamente per quella branca della medicina che studia e si occupa dello sviluppo psicofisico dei bambini e della diagnosi e terapia delle malattie infantili.
Dunque una vera e propria mission quella del giovane medico, che ora, al raggiungimento dell’obiettivo di primario, continuerà a portare avanti senza soluzione di continuità ogni giorno. Con grande determinazione. Con immenso orgoglio. Con innata professionalità.
Da annotare che il neo primario, dopo aver conseguito brillantemente la laurea in medicina e chirurgia (presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II con votazione 110 e lode e menzione d’onore), oltre a superare la selezione per la specializzazione in pediatria (conseguita sempre presso la Federico II con voto 70/70 e lode), aveva vinto anche le selezioni per poter frequentare le specializzazioni in medicina legale, gastroenterologia, medicina del lavoro, chirurgia generale e otorinolaringoiatria. Soltanto l’imbarazzo della scelta. Non per lui. Naturalmente. Una professione che aveva sempre coltivato. Ma, oltre a pediatria, c’è stato spazio anche per medicina legale, che esercita grazie allo svolgimento dei relativi master. Inoltre, Crispino, che al di là di aver frequentato svariati master e corsi ed essere relatore in importanti convegni dedicati alla pediatria, ha ricoperto altri prestigiosi incarichi professionali.
Tra questi figurano quelli di dirigente medico di I livello a tempo indeterminato, presso ospedale San Sebastiano di Caserta, dirigente medico I livello a tempo indeterminato, presso TIN AORN “A. Cardarelli” di Napoli, dirigente Medico I livello a tempo determinato (avviso Pubblico), presso TIN Ospedale “San Salvatore” L’Aquila, dirigente Medico I livello, contratto libero professionale presso TIN Ospedale Generale di Zona Buon Consiglio dei “Fate Bene Fratelli” di Napoli, dirigente Medico I livello, contratto libero professionale (Co. Co. Co), presso Nido/Pediatria Ospedale “San Giuliano” di Giugliano in Campania. Dirigente Medico I livello, contratto libero professionale presso TIN Ospedale Evangelico “Villa Betania” di Napoli, dirigente Medico I livello, contratto libero professionale, presso TIN Casa di Cura Privata “Malzoni” di Avellino.
Ma ora conosciamo più da vicino il talentuoso primario caivanese, che ha risposto cortesemente ad alcune domande.
Dottor Crispino quando inizia la tua passione per la medicina?
“Mia mamma mi ha sempre raccontato che sin da piccolo ho espresso la volontà di diventare pediatra. Lei era sorpresa dal fatto che io non manifestassi interesse per la medicina in generale ma una passione specifica per la cura dei bambini…. un bambino che vuole curare i bambini”
Perché hai scelto di specializzarti in Pediatria?
“Non potendomi confrontare con persone a me care, poiché in famiglia non ci sono mai stati altri medici, decisi di tentare ben nove concorsi di specializzazione, così come era previsto dal regolamento vigente all’epoca. Non volevo perdere il treno della specializzazione appena laureato, perché ogni anno che sarebbe passato sarebbe stato sempre più difficile entrare in specializzazione. Sorprendente vinsi sei concorsi sulle nove domande presentate. Ricordo fu una scelta difficile, una lotta tra ragione e passione. Alla fine, mi sono fatto guidare dal sogno da bambino ed ho deciso di accettare pediatria”.
Quali sono gli obiettivi che vuoi perseguire per svolgere al meglio questo prestigioso ruolo di Primario?
Studiare e formarsi continuamente sono alla base per fare al meglio il proprio dovere. Agire sempre nell’interesse dei piccoli e delle loro famiglie, perché curare un bambino significa innanzitutto farsi carico delle paure, angosce di questi genitori che si ritrovano proiettati in un modo che non conoscono e speravano di non vivere mai in prima persona.
Ora la consueta domanda (quasi obbligatoria!) che devo farti. Qual è il tuo sogno nel cassetto per il futuro?
“E’ una bellissima domanda la tua. Posso, certamente dirti, che diventare Primario era un mio sogno ed averlo realizzato mi rende fiero di me stesso e mi spinge ad impegnarmi sempre di più per il futuro in questo campo. Colgo l’occasione per ringraziare dal profondo del cuore i miei genitori, Raffaele e Anna Gianfrancesco, che pur dovendo crescere ben tre figli con tanti sacrifici, mio padre era operario ed in famiglia non abbiamo nessun medico, mi hanno sempre consentito di continuare gli studi. Sono debitore nei loro confronti e gli sarò grato per tutta la vita. Ringrazio mia moglie Michela Benedetto (farmacista, ndr) e mio figlio Raffaele per il continuo supporto, nonostante le difficoltà che ho fatto loro passare per raggiungere questi miei obiettivi”.
Tantissimi complimenti, dottor Francesco. Ad maiora. Semper!