Il 4 novembre 2024, in occasione della Festa dell’Unità Nazionale nella frazione di Casolla il prefetto dott. Filippo Dispensa ha rilasciato al giornale Caivano Press un’intervista molto interessante che fa luce sulle incapacità di governo della giunta sfiduciata del sindaco Enzo Falco.
Il prefetto che da un anno e più è il coordinatore della commissione straordinaria del comune di Caivano, insediatasi a seguito dei famosi arresti di figure apicali del Comune e che ancora sono in attesa di sentenza da parte della magistratura, ha voluto fare chiarezza sulle cose che ha trovato al comune e che andrebbero corrette senza se e senza ma.
Infatti, dopo avere fatto notare che il comune è ancora insolvente per i tanti debiti fuori bilancio, contratti per lavori non preventivamente autorizzati dagli organi competenti. Su una domanda precisa del giornale ha dichiarato che i progetti PNRR formulati e approvati dalla maggioranza politica guidata da Enzo il saggio sono ancora sub iudice, perché tecnicamente sbagliati. Anzi ha informato i caivanesi che la Commissione coordinata da lui, ha dovuto rivolgersi, per poterli correggere, alla commissione messa a disposizione dal ministero per gli interni per i necessari monitoraggi.
Insomma ancora una figuraccia che lede l’immagine di un Comune che una volta era un fiore all’occhiello per la presenza di uomini come l’On Ferdinando D’Ambrosio, il Sindaco Vincenzo Donesi e il famoso Vincenzo Bianco insieme alle figure carismatiche di Peppe Crispino e Felice Capone e al valoroso Lello Del Gaudio. Ora i novelli Andreotti citati dal compianto Massimo Troisi, si dilettano a organizzare passerelle che non sanno né di sale e nemmeno di pepe spacciate come lezioni di politica. Insomma tale formazione dei giovani non è credibile perché fornita da chi ha dimostrato di non saper governare un paese alla deriva.
Ritornando ai progetti PNRR il prefetto Dispensa ci ha informati che non tutti i progetti, allo stato sono sanati e che nel frattempo la commissione straordinaria al comune ha dovuto prendere atto che per quanto riguarda la torre ci sono difetti di progettazione e per il campo sportivo E. Faraone manca completamente una parte fondamentale che al momento lo rende non approvabile.
Allora io mi chiedo perché tale iattura è capitata proprio a noi? Che centrano i caivanesi con i problemi esistenziali degli incapaci che vogliono continuare a fare politica? E cosa dovrebbero fare i giovani per non continuare a essere oggetti passivi di una ricerca disperata dei loro consensi? Dovrebbero continuare a essere sonnolenti e disimpegnati o come fecero i giovani dei circoli culturali del passato, soggetti dinamici e padroni del loro destino, tanto da condizionare in modo gli orientamenti politici dei governanti del tempo? Io credo che la risposta da dare è: “ non permettere ai collusi con la camorra o agli incapaci di continuare a vivere di rendita sul disimpegno delle persone per bene”.
Gli stessi PNNR dovrebbero essere integrati con progetti che valorizzano la mobilità degli uomini e delle merci per promuovere sviluppo e investimenti che son carenti. Ma prima ancora come diceva Platone al governo della nostra Caivano ci devono essere persone competenti e al di sopra di ogni sospetto. Io credo che tutto ciò sia possibile basta volere che una Caivano che conta è possibile e non arretrare per fare spazio agli incapaci. Insomma Caivano Conta sempre ad maiora!
Stadio Faraone
Dopo le dichiarazioni del pentito, ex assessore della giunta Falco, Carmine Peluso, come è stato possibile non indagare sul progetto dell’ex stadio Faraone?
Chi ha vinto la gara? ci sono subappalti?
Dopo aver espletato la gara con la firma della ditta perchè si chiedono ulteriori fondi?
Questo lo stato dei lavori, con la speranza di vere indagini a 360° su quanto accaduto.