A Caivano la “coalizione del male” tra voglia di rivalsa e mancanza di pudore!

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Ieri, per caso ho letto un post dell’ex sindaco Enzo Falco, sfiduciato dalla maggioranza dei rappresentanti del popolo e dal governo nazione per le palesi infiltrazioni della camorra nel governo della città che ha distrutto la vivibilità del paese.

In tale post c’era l’annuncio di due giornate di svago nella piazza principale di Caivano nei giorni 12 e 13 ottobre che a cose fatte, voleva nascondere la presenza di una propaganda subliminale per coloro che con una politica scellerata avevano danneggiato pesantemente il paese. Inoltre bisognava far dimenticare che alcuni membri della giunta erano collusi con la camorra tanto da finire in galera o imputati nel prossimo processo.

Anche l’associazione Caivano Legalitaria ignorava tutto ciò e partecipava all’evento senza chiedere chi pagava e chi voleva sponsorizzare nella politica locale. Pertanto bisogna fare chiarezza su quanto sta accadendo nel paese e i pericoli possibili per  la ripresa di un percorso necessario e salvifico per Caivano.

Insomma non credo che si tratti della sola voglia di alcuni rappresentanti della “coalizione del male” di distribuire le colpe del malaffare che ha  caratterizzato l’operato di alcuni esponenti del governo cittadino per rendere meno gravi le proprie responsabilità.

Io credo che si tratti di altro in omaggio al vecchio brocardo tutti colpevoli, nessun colpevole e quindi tutti in pista nelle prossime elezioni.

Insomma si tratta di ben altro! Già nel recente passato un articolo comparso sul Giornale di Caivano, faceva notare che la “coalizione del male” ed il suo principale rappresentante, non aveva mai presentato le proprie scuse ai caivanesi per la sua  cattiva amministrazione della cosa pubblica e i tanti arresti che ne avevano determinato la fine e la opportuna  messa alla gogna.

E allora perché insistere nel voler continuare a essere presente nella politica locale?

Io già sento gli avversi numi e la possibile tempesta che potrebbe danneggiare definitivamente il paese facendolo sprofondare nel degrado!

Altro che assenza di scuse, si tratta di sicumera e arroganza. L’organizzazione di riunioni per la formazione politica dei giovani da parte del non più ingenuo Andreotti la dice lunga sulle sue reali volontà e aspirazioni. Cosa veramente grave soprattutto perché, dopo aver dichiarato alla magistratura inquirente che, come le famose tre scimmiette, non sapeva, non vedeva e non ascoltava.

Adesso che sa, non solo non chiede scusa alla città, ma non si pronuncia sulla necessità di una svolta nella politica locale che liberi il paese e la politica dal malaffare e dalle collusioni con la camorra. Come correttamente ha scritto chi vuole il bene di Caivano. Secondo la “coalizione del male” nessuno sarebbe colpevole di quanto accaduto?

E allora tutto bene madama la marchesa? Io credo che ormai le prime decisioni della magistratura, mettono in  piena  luce su  una realtà molto  diversa!

Il patteggiamento di due imprenditori e le relative condanne a due anni e otto mesi  per uno e tre anni per l’altro, sono frutto di un’ammissione di colpa che non da adito a dubbi. Anche la scelta del rito abbreviato di altri imputati nello stesso processo, dimostra che il lavoro della magistratura inquirente non è un libro dei sogni. Inoltre l’ottimo capo della Procura della Repubblica del Tribunale di Napoli dott. Nicola Gratteri, in una sua recente intervista, ha confermato l’esistenza di un pernicioso intreccio tra politica locale e camorra, che ha reso incerta e piena di ombre l’attività della politica locale nel recente passato e la sua ferma volontà di voler fare  definitivamente, piazza pulita del malaffare nel governo del paese. Inoltre ha invitato gli uomini di buona volontà a scegliere tra la malavita e il rispetto della legge.

Come ho già scritto, per Caivano Conta e i suoi rappresentanti la scelta a favore della legalità era già stata fatta, quando la fuoruscita dal PD di Antonio Angelino e i suoi seguaci, che non volevano continuare a sostenere una  politica e un pessimo continuismo dannoso per Caivano era una realtà da sostenere. Purtroppo nelle elezioni nelle successive a tale scissione c’era stata la vittoria della “coalizione del male” che ha fatto tanto male al paese che peggio non si poteva. I

nfatti, durante il governo di tale maggioranza delle porte girevoli, come ormai è noto a tutti, tranne che all’associazione Caivano legalitaria, si erano stabiliti intrecci malavitosi tra camorra e alcuni rappresentanti delle istituzioni comunali per fare estorsioni e illegalità varie. 

Tale cattiva politica, oggi ancora non cessa di alimentare assurde voglie di rivincita e una presenza molesta di alcuni vecchi e superati rappresentanti di tale maggioranza. Tali strani personaggi probabilmente non saranno presenti nelle prossime elezioni comunali, naturalmente non per loro scelta e farebbero bene i loro mentori a capire che il loro tempo è scaduto.

Basta con articoli pasta e fagioli e basta con vaneggiamenti frutto di sogni molesti per il futuro di Caivano. Oggi è il tempo di Caivano Conta e di una sua fedele continuazione dell’operato positivo del commissario governativo Fabio Ciciliano.

Il paese ha bisogno di fatti e non di parole al vento. Fusse ca fusse la volta bona direbbe il nostro Nino Manfredi? Speriamo!

 

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