Un fantastico tour in moto da Caivano alla Turchia, in Cappadocia. È stata questa la brillante idea di un caivanese, Antonio Ronofrio, che ha interpretato al meglio il concetto di motociclismo. Un viaggio, una passione, e la scoperta di luoghi mozzafiato come il monte Nemrut, la visione delle suggestive mongolfiere della Cappadocia, alla bellissima città di Ankara, e le profonde acque dell’Eufrate.
Attualmente, Antonio è ancora in viaggio, tutto il percorso completo di andata e ritorno è di 15 giorni. Le tappe fino ad ora svolte sono state, la partenza da Napoli per poi salpare in nave, da Brindisi a Igoumenitsa, Istanbul, Ankara, Gorëme (Cappadocia/mongolfiere), Sivas, kemalyie (percorrendo il Dark canyon che affianca a strapiombo il fiume Eufrate, la storia la Mesopotamia ) poi il monte Nemrut a 2150 mt di altitudine.
Ha attraversato tappe innumerevoli, passando anche per l’Eurasia, l’autostrada marina con una lunghezza totale di 14,6 km, di cui 5,4 nel Bosforo e una profondità massima di 106 metri sotto il mare. È stata progettata ad Istanbul per collegare la sponda atlantica della Turchia a quella europea, da qui il nome Eurasia.
Il viaggio in moto fa bene alla mente
“Viaggiare in moto fa bene innanzitutto alla mente – ha dichiarato Antonio- il viaggio è per evadere, per scoprire nuovi posti, culture, religioni e pietanze. Una volta che si inizia a viaggiare e ad andare oltre i confini, pare di avere l’esigenza di spingersi sempre oltre per scoprire nuovi scenari e nuove persone totalmente differenti da noi”.
Caivano e la dissolutezza…
Frequento spesso la piazza Primo Maggio di Caivano la sera, e noto che ci sono tante moto in giro, ma la maggior parte dei conducenti è senza casco, i mezzi sono sgasati a non finire, noto impennate e tanto altro (l’uso sbagliato della moto che non serve a correre o a “fare il figo”, ma a scoprire). La moto, pur se un pezzo di ferro, fa vivere tante emozioni che sono differenti da quelle che si provano in una macchina, bus o treno.