Permessi a costruire…la giungla di Caivano

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La regione italiana con il più alto tasso di abusivismo edilizio è la Campania, con 48,8 abitazioni abusive ogni 100 autorizzate dai comuni. Una vera piaga che alla lunga porta a gravi problemi per le famiglie che ci abitano.

Tra i comuni campani Caivano ha le sue pratiche ‘illegali’ che nascono da lontanissimo, oltre trent’anni, ma che nell’ultimo periodo ha visto riaffiorare illeciti molto numerosi nell’era della tecnologia, dove tutto o quasi e immediatamente verificabile.

Dopo gli arresti dell’ottobre scorso, con funzionari, politici e camorristi impegnati a racimolare ‘mazzette’ da qualsiasi lavoro sul territorio caivanese, si è aperto il filone delle autorizzazioni a costruire con una verifica a tutto quello che avveniva nell’ufficio tecnico di Pascarola.

Cosa accadeva nelle segrete stanze dell ufficio tecnico di Pascarola?

Questo è il nuovo filone di indagine dopo una ventina di ordinanze di abbattimento totale o in parte di opere abusive, oltre a sequestri preventivi di intere aree.

La lista è veramente lunga delle operazioni avvenute dopo gli arresti. Ordinanze di abbattimento, licenze sequestrate, locali chiusi.

Sotto la lente d’ingrandimento sono finite tutte le pratiche dell’ultimo triennio, quello dell’amministrazione del sindaco Falco. Poco prima dello scioglimento per infiltrazioni camorristiche i carabinieri della compagnia locale sequestrarono una vasta area a via De Nicola dove doveva nascere un centro sportivo (secondo le pratiche su un terreno non accatastato per quell’uso), con diversi avvisi di garanzia. Stessa sorte per uno stabile a in Via Fossa del Lupo, una stradina di campagna, ancora sterrata, ubicata proprio nella zona sud del “Bronx”, praticamente quasi invisibile al resto della città dove stava nascendo la nuova chiesa Evangelica, altra opera con una licenza ‘pezzotta’.

Tutto questo avveniva alla luce del sole, si operava e costruiva con piena tranquillità con documentanzioni avallate dall’ufficio tecnico comunale.

Dopo gli arresti le pratiche sono frenate. Al vaglio degli inquirenti oltre 100 pratiche firmate da un altro tecnico arrestato nel blitz, Martino Pezzella. Lo stesso si serviva di una spazio presso uno studio privato, e proprio durante il blitz del 10 ottobre venne sequestrato parte del materiale di lavoro del Pezzella.

Nel lavoro degli inquirenti è emerso che tante pratiche presentavano timbri non originali, ma lavoro efficiente di grafici esperti in photoshop, una fabbrica di certificazioni per avviare lavori con un’amministrazione che sonnecchiava.

I nuovi sequesti

Il lavoro del nuovo ufficio tecnico e della Polizia Locale di Caivano ha portato al sequestro di un nuovo stabile in costruzione al Corso Umberto I con susseguente ordinanza di demolizione del 6 giugno 2024. E’ stato verificato che tra l’abbattimento del vecchio stabile e la costruzione del nuovo c’è stato un notevole incremento volumentrico.

La lunga vicenda della realizzazione di una rotonda a via Sannitica

Iter lunghissimo per la richiesta di una nuova rotonda a via Sannitica, nei pressi del Notturno. In quella porzione di strada dovrebbe nascere un nuovo insediamento commerciale da un lato, mentre difronte un nuovo impianto di carburanti.

Per questo motivo è stato richiesto il permesso a costruire di una rotonda in quella porzione di strada. Ipotesi più volte bocciata dal comandante della Polizia Locale perchè verrebbe in una curva pericolosa, con grande pericolo per le auto in transito da e verso Caserta.

Nell’ottobre del 2022 l’assessore alla P.M. Tonia Antonelli chiese la convocazione di una conferenza di servizi dove inviate le persone interessate e l’Anas, oltre alla Polizia Locale.

Successivamente venne nominato un commissario ad acta per analizzare tale richiesta con la verifica di tutte le componenti tecniche.

Nelle nuove note, sempre con il diniego alla realizzazione di una rotonda, è stata consigliata un’uscita con obbligo a destra dalla zona commerciale, come dal versante opposto per il neo benzinaio. Poco sicuro e fuori legge fare inversione del senso di marcia in piena curva, quelle le restrizioni tecniche che sono nate.

Ad accendere i riflettori su questa rotonda a via Sannitica, poi, sono state alcune intercettazioni dopo gli arresti dei politici caivanesi. Si legge che ‘anche sulla rotonda c’è un problema, che hanno fatto le cose in fretta perchè hanno presentato un esposto anonimo’.

Si spera che la presenza dello Stato all’interno della casa comunale, di sovraordinati esperti all’ufficio tecnico di Pascarola possa fare luce sulle situazioni torbide individuate dagli inquirenti e far tornare la legalità su un territorio facile preda di tecnici e imprenditori senza scupoli.

 

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