A Caivano, presso la Villa Falcone e Borsellino, è stata celebrata la giornata mondiale del rifugiato, in un clima gioviale, di socializzazione, solidarietà ed integrazione.
Alla manifestazione, promossa da Comune di Caivano, Sai (Sistema accoglienza integrazione), parrocchia di “San Pietro Apostolo”, cooperativa sociale “Tasmjla” e società cooperativa sociale “Idea”, sono intervenuti, tra gli altri, il prefetto Filippo Dispenza (Coordinatore della Commissione Straordinaria che amministra il Comune di Caivano), don Peppino Esposito, Massimo Mola (presidente di Idea Società Cooperativa Sociale) e Cristina Oliviero (presidente cooperativa sociale “Tasmjla”).
Nel suo intervento, il prefetto Dispenza (nella foto sopra e di copertina) ha sottolineato: “L’Italia è da sempre una straordinaria terra di accoglienza dei migranti, che hanno diritto alla protezione internazionale, persone fragili che arrivano dai Paesi africani ed asiatici soprattutto, dove corrono gravi pericoli per la loro incolumità a causa di guerre, carestie, persecuzioni razziali e religiose, eccetera, e che, evidentemente, vanno accolti ed integrati in società dove possono avere la possibilità di costruirsi un futuro dignitoso”.
“Naturalmente – ha proseguito il commissario Dispenza – i notevoli flussi migratori che hanno interessato il nostro Paese, e l’Europa in generale, devono farci porre molte domande, sul perché da alcuni decenni stia accadendo tutto questo. E devono anche farci comprendere che l’Italia, da sola, non può affrontare tutte le dinamiche (sociali, politiche, economiche, culturali) afferenti al fenomeno migratorio. E, pertanto, sarebbe opportuno, se non necessario, che i Paesi, ad esempio facenti parte dell’Unione Europea, in questa regione del mondo, adottassero criteri e parametri quanto più possibile oggettivi per la suddivisione dei migranti che arrivano nel nostro Paese, quasi sempre vittime di tratta ad opera di criminali senza alcuno scrupolo. E questi parametri (densità media della popolazione, ricchezza nazionale, estensione territoriale, ecc. ad esempio), una volta doverosamente accolti da tutti i Paesi UE, potrebbero consentire la realizzazione di una seria politica internazionale migratoria”.
“Senza dimenticare – ha concluso il prefetto Dispenza – che l’ideale sarebbe sostenere, dai parte dei Paesi più ricchi, uno sviluppo sociale, economico, politico e culturale dei Paesi di provenienza e transito dei flussi migratori. Ed in questo senso credo vada il cd « Piano Mattei » che, il Governo Italiano, stia proponendo nei più importanti e decisivi Fori internazionali”.
Ma durante la manifestazione si è parlato anche di formazione e riqualificazione professionale, orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo, orientamento e accompagnamento all’inserimento abitativo, orientamento e accompagnamento all’inserimento sociale, orientamento e accompagnamento legale e tutela psico-socio-sanitaria.
Poi, dopo alcune dirette testimonianze di persone rifugiate, che hanno aderito al relativo progetto di integrazione, un buffet (davvero rifocillante, visto il torrido clima!) ed il via libera per il laboratorio musicale, per i giochi senza frontiere e per il laboratorio di disegno Mendhi. Presentato pure il libro “Quello che resta”. Storie di viaggi e di frontiere (Edizioni Melagrana), con storie di vite vissute e raccontate dagli stessi rifugiati.
Nel mio libro ” un mare di speranze” pubblicato nel gennaio 2021 da Ars Artium Editrice, ho trattato il tema delle immigrazioni clandestine e non. Perciò sono lieto che anche a Caivano si faccia qualcosa per sensibilizzare i caivanesi su un argomento cruciale per il futuro del paese. Nel mio libro si possono rilevare le criticità del sistema di accoglienza nazionale e un significativo esempio da imitare, realizzato in in Calabria grazie all’impegno di Mimmo Lucano, adesso parlamentare europeo cui va il mio saluto. Tratto e presento i libri per bambini per preparali in modo degno a un inevitabile incontro con i nuovi migranti perché ritengo che il piano Mattei non sarà risolutivo, perché maschera il disegno di tenere lontano dall’Italia chi necessita di aiuto ed accoglienza. comunque congratulazioni alla gestione commissariale del Comune per la scelta e sensibilità mostrata unitamente alla chiesa cattolica che ANCORA UNA VOLTA NON HA DISTOLTO IL PRORIO SGUARDO DAI PROBLEMI REALI DEI FEDELI.