Mafia e camorra, oggi parlarne è sempre più complesso e riuscire a tenere l’attenzione sui fenomeni criminosi è quasi una sfida, ma giusta e necessaria al fine di prevenire connivenze, infiltrazioni e silenzi omertosi.
E così che Caivano, a seguito degli ultimi episodi di cronaca e dell’intervento massiccio dello Stato, è diventato un caso studio. Il nostro paese infatti è stato al centro del dibattito alla tredicesima edizione di Trame, il “Festival dei libri sulle mafie” a Lamezia Terme, dal 18 al 23 giugno 2024.
“Su certi delitti, su certa amministrazione della giustizia e sulla mafia”: ne scriveva Leonardo Sciascia in “A futura memoria (se la memoria ha un futuro)”, libro pubblicato da Bompiani nel 1989 è stato il testo di riferimento che ha fatto da snodo al tema principale del festival.
Martedì 18 giugno è stato il giorno dedicato a Caivano, alle 21 presso il Chiostro San Domenico, è stato condotto il dibattito dal magistrato Giuseppe Spadaro, con Giovanni Tizian, dal titolo “Caivano, Italia tra repressione e prevenzione”.
Su questa scia la nuova edizione del festival ha dibattuto tematiche legate ai delitti, all’amministrazione della giustizia e alla criminalità organizzata, portando avanti il dibattito antimafia e i suoi valori.
Presenti scrittori, giornalisti, magistrati, politici, studiosi e membri della comunità civile che hanno avuto l’opportunità di esprimersi e denunciare tali fenomeni.