De Luca deride Don Maurizio Patriciello. Giorgia Meloni: “Io sono con te”

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“‘Pippo Baudo dell’area nord di Napoli’ è stato così deriso Don Maurizio Patriciello dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante una conferenza in streaming. Un’offesa gratuita ad un sacerdote, che vive da due anni sotto scorta, e che sin dall’inizio del suo mandato ha denunciato e combattuto la camorra. Quel sistema malavitoso, che lo stesso presidente della Regione Campania, non è mai riuscito ad arginare. Offendere gratuitamente un sacerdote equivale a deridere un’intera comunità, un sistema di valori ed un’intera macchina statale che si sta muovendo per sollevare Caivano dal degrado causato da politici incompetenti.

La premier Giorgia Meloni 

“Così, deridendolo, il presidente della Regione Campania definisce Don Maurizio Patriciello, un prete, un uomo che cerca di combattere la camorra e dare risposte alle famiglie perbene dove quelli come De Luca non sono riusciti a farlo, o non hanno voluto farlo”.

Lo ha scritto sui social la premier Giorgia Meloni, commentando le dichiarazioni del governatore Vincenzo De Luca, che ieri ha ironizzato sui vip “scelti dalla Meloni per promuovere il premierato”, tra cui il sacerdote. “Padre Maurizio vive sotto scorta perché è diventato un obiettivo dei camorristi che non gradiscono la sua tenacia nell’allontanare i giovani dalla droga e dalla criminalità – aggiunge la presidente del Consiglio nel suo post su Facebook -.
    Invece di aiutare Padre Maurizio, fargli sentire il sostegno delle istituzioni, De Luca lo deride, e così facendo dà un segnale spaventoso. Voglio dire a Padre Maurizio che lo Stato c’è, al suo fianco. Che non è solo.

E che gli uomini e le donne che non hanno scambiato le istituzioni per il palcoscenico di un cabaret, ma svolgono il loro compito con disciplina e onore, conoscono e riconoscono il valore dei suoi sacrifici.

Alle parole del premier, sotteso un hashtag #IosonoPadreMaurizio”, azionando una spirale di solidarietà. In tanti a commentare il post di risposta di Don Maurizio Patriciello sul suo profilo Facebook e tante altre cariche dello Stato hanno continuato ad esprimere solidarietà, tra cui il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida: Solidarietà e vicinanza a Don Maurizio Patriciello, definito dal Presidente della Regione Campania come “Pippo Baudo dell’area nord di Napoli”. Parole indegne da parte di un rappresentante delle Istituzioni che deridono la storia di un uomo, di un prete che ha dedicato la propria esistenza a costruire un futuro di speranza lontano dagli spettri di droga, criminalità e degrado per i giovani e le famiglie perbene a Caivano e non solo. Una vita di sacrificio, sotto scorta, battendosi contro la camorra a difesa dei più deboli, che merita da parte dello Stato il massimo rispetto, impegno e presenza.

La solidarietà anche dalla consigliera regionale della Campania, Carmela Rescigno, che ha espresso sul suo profilo Facebook le sue perplessità circa il governatore: “Vergognose le battute del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca su Don Maurizio Patriciello, un simbolo del riscatto contro la camorra. L’unico vero e inimitabile cabarettista che la Campania ha potuto apprezzare e’ stato proprio il governatore”.

Il Vescovo Angelo Spinillo e la Diocesi di Aversa hanno espresso piena vicinanza a Don Maurizio Patriciello: “Le parole ed il giudizio che l’On. De Luca ha voluto esternare nei confronti del Reverendo Don Maurizio Patriciello, hanno generato notevole sconcerto. Se da esse, infatti, emerge la determinata volontà di polemizzare con altre presenze istituzionali o con altre formazioni politicamente considerate avversarie, non si comprende il senso del giudizio sulla persona e sull’azione pastorale di un sacerdote nell’ordinario contesto della Parrocchia in cui opera e che, per le gravi minacce di cui è stato oggetto dalla malavita camorristica, è costretto a vivere sotto scorta.

Pensiamo che in nessun modo si possa accettare il ridurre a mero spettacolo quella che è l’attenzione di un sacerdote alla vita del suo popolo e, di conseguenza, anche il cercare possibili e rispettose forme di dialogo con tutte le Istituzioni preposte, di ogni ordine e grado.

Mentre esprimiamo sincera preoccupazione per quanto questo accaduto può significare in ordine al livello del dibattito civile e del confronto politico, auspichiamo che la comune attenzione al bene comune di tutti i cittadini possa prevalere e superando la banalità dei personalismi permetta all’intera società di respirare più ampia speranza di vitalità e di giustizia nella partecipazione al cammino comune”.

“Solidarietà a don Maurizio Patriciello, vittima e bersaglio di un incomprensibile e
ingiusto attacco che offende non solo un uomo che merita apprezzamento e stima, ma tutti i campani perbene che in lui riconoscono l’impegno e il sacrificio nel combattere la camorra e la Terra dei fuochi”.

A dirlo sono il coordinatore regionale di Forza Italia, l’europarlamentare Fulvio Martusciello; la deputata Annarita Patriarca; e il senatore Franco Silvestro.
“Non si fa umorismo su temi che impattano drammaticamente sulla vita delle persone né si irride chi ha messo al servizio della legalità e della tutela dei diritti dei cittadini la propria vita e il proprio ministero – concludono i tre esponenti del partito azzurro –. Don Patriciello sappia che non è solo, e che per uno solo che ne prende scorrettamente in giro i meriti ce ne sono mille che lo sostengono”.

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