Ancora una volta mi devo occupare dell’ex sindaco sfiduciato di Caivano, per la sua manifesta incapacità di governare un paese che aveva e ha, un estremo bisogno di un politico di razza che fosse all’altezza delle necessità del paese. Invece il nostro novello Andreotti, non solo è stato in tutt’altre faccende affaccendato, quali la cottura del baccalà o pubblicità a vini pregiati, ma ha voluto si trastullarsi con accuse gratuite alla stampa locale, colpevole non si sa di quale misfatto.
Io non voglio accompagnarlo in beghe da caffè che meritano un sonoro flatus vocis, sarebbe sprecato per cotanto senno, mi piace invece far notare che “il giornale di Caivano” e “Caivano press”, al contrario delle sue fantasie, hanno sempre informato i caivanesi su quanto accadeva a Caivano con imparzialità e correttezza, come conviene a una stampa libera che vuole essere uno dei pilastri del sistema democratico.
Purtroppo ormai si sa che spesso questo è indigesto ai padroni del vapore e quindi anche a chi, dalla corretta informazione locale, vede minacciata la propria voglia di esserci ancora nella politica, nonostante tutto il male che ha fatto al paese. Insomma alla stampa locale va riconosciuto il merito di aver reso noti gli arresti e i nomi dei ladri della giunta Falco collusi con la camorra, ma anche le testimonianze di un collaboratore di giustizia che ci ha fatto conoscere anche il perché del grave dissesto delle strade e il suo perdurare grazie a una gara taroccata che sta continuando a condizionare negativamente il traffico cittadino.
Ma, la cosa più importante è che grazie alla pubblicazione delle testimonianze del pentito Carmine Peluso ex assessore, lo stesso ex sindaco non può continuare a dire che non sapeva nulla di quanto stava capitando nel paese. Anzi secondo la confessione resa dal pentito, il nostro eroe si era preoccupato di riferire il contenuto delle sue dichiarazioni rese alla magistratura inquirente rassicurandolo di non averlo danneggiato.
E la riunione tenutasi nella stanza del sindaco in sua presenza riferita dal pentito? Neanche questo è vero? Allora come la mettiamo?
E’ tutto oro quello che luccica o c’è la paura di qualcosa che potrebbe arrivare?
Io mi limito ad aspettare gli eventi senza fare pernacchi a chi non merita nemmeno questi. Solo mi preme sperare nella rinascita del paese finalmente libero dal malaffare, grazie all’impegno di una classe dirigente operosa, onesta e non timorosa del necessario controllo dell’opinione pubblica. So che qualcosa si muove e presto darà frutti copiosi e benefici alla nostra Caivano.
Insomma, adelande Caivano Conta, con iuicio e senza tentennamenti. Il paese non ha bisogno di novelli Andreotti che con il loro apparire ingenuo fanno il male del paese, ma di un novello Pericle che sapesse rincuorare i timorosi e ricordare a tutti che il confronto è il sale della democrazia.
Insomma un sostegno alla stampa locale è un investimento sul futuro del paese, che ha bisogno di idee e nuovi artefici che sappiano governare per il bene dei cittadini e non degli interessi propri o dei parenti!