Da oltre 4 anni la Green Line, società confiscata alla camorra e gestita dal Ministero degli Interni, gestisce il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solido urbani sul territorio del comune di Caivano.
L’affidamento fu disposto nel lontano gennaio 2020 dall’allora commissione straordinaria prefettizia. Doveva restare per un massimo di 9 mesi, il tempo necessario per indire una gara europea di cinque anni.
Nel tempo assegnato dalla commissione straordinaria al settore ambiente la gara non è mai stata svolta e con l’amministrazione Falco si è andato avanti di proroga in proroga.
Solo nel settembre del 2023 il civico consesso approvò il piano industriale, poi poco dopo, il tornado giudiziario che si è abbattuto al comune in seguito all’inchiesta della magistratura che ha portato alla luce un vasto sistema di corruzione e collusione fra tecnici, politica e camorra.
La nuova commissione straordinaria insediatasi al comune deliberò una proroga che è scaduta il 1 aprile in favore della Green Line. Gli atti della gara furono inviati alla stazione appaltante Sele-Picentini, ma la gara non è mai stata espletata dalla CUC individuata dall’amministrazione Falco.
Nel frattempo la commissione straordinaria ha chiesto alla Città Metropolitana di Napoli di svolgere la gara che però si è dichiarata indisponibile per mancanza di adeguate professionalità interne.
Oggi la palla è stata rinviata all’Anac con cui il comune ha sottoscitto un protocollo di collaborazione, chiedendo allautorità anticorruzione di indicare una stazione appaltante a cui affidare la procedura di gara.
Alla prossima puntata…