Nei giorni scorsi avevamo riportato, sul nostro sito di informazione de “Il Giornale di Caivano”, la notizia dell’ospedale “Antonio Cardarelli” di Napoli che aveva lanciato una campagna di sensibilizzazione sull’elevato rischio correlato all’utilizzo di alcol per l’accensione di fuochi, soprattutto per esortare la popolazione ad un adeguato e corretto uso del barbecue nella tradizionale festività di Pasquetta.
Purtroppo sono stati tre i ricoverati nella Terapia Intensiva Grandi Ustionati del nosocomio napoletano per lesioni causate dalla combustione di alcol usato per appiccare il barbecue.
Due pazienti giovani, provenienti da Napoli e Sorrento con ustioni rispettivamente del 30% e del 20%, mentre una terza persona è stata trasferita al Cardarelli dall’ospedale di Aversa. il più giovane degli ustionati ha 18 anni.
Da annotare che ogni anno circa il 30% dei ricoveri nel reparto Grandi Ustionati sono causati dall’utilizzo di alcol etilico per l’accensione di fuochi. Nei casi più gravi queste ferite possono essere mortali. Sempre, invece, causano dolore e cicatrici indelebili.