Firmata la Convenzione tra l’Organizzazione, il Commissario straordinario di Governo e il Comune di Caivano per l’attivazione di uno spazio educativo dedicato alle bambine e ai bambini da 0 a 6 anni e alle famiglie
L’accesso ad opportunità educative e di cura nella prima infanzia è determinante per contrastare la povertà educativa
Promuovere l’accesso ad opportunità educative e di cura per i bambini e le bambine nella primissima infanzia e per le loro famiglie, integrare l’offerta formativa del territorio rafforzando la partecipazione dei bambini da 0 a 6 anni a esperienze educative di qualità, ridurre i fattori di vulnerabilità dei nuclei familiari più fragili e rafforzare le competenze genitoriali.
Sono i principali obiettivi del Polo Millegiorni, uno spazio educativo che nascerà nella zona del Parco Verde di Caivano in un’area dedicata all’interno dell’istituto scolastico “Collodi” e sarà attivato e coordinato da Save the Children, anche mediante il coinvolgimento di attori sociali, sanitari ed educativi del territorio.
Il progetto è al centro della Convenzione siglata oggi tra Save the Children, il Commissario straordinario per il risanamento e la riqualificazione funzionali al territorio del Comune di Caivano, Fabio Ciciliano, e lo stesso Comune di Caivano.
Save the Children ha attivato dal 2022 il Programma Poli Millegiorni in diverse aree del territorio italiano caratterizzate da carenza di servizi educativi per la prima infanzia e alti livelli di vulnerabilità socio-economiche vissuti dalle famiglie che le abitano. Il programma sperimenta poli educativi multidisciplinari in favore di bambine e bambini tra 0 e 6 anni e dei loro genitori. Ad oggi sono già attivi 6 progetti territoriali nelle città di Bari, Catania, Locri, San Luca, Tivoli e Moncalieri, realizzati in partenariato con gli enti pubblici e associazioni del territorio.
Eugenia Roccella, Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità dichiara: “ll progetto del Polo Millegiorni va nella direzione di quella collaborazione tra istituzioni e associazionismo che è la chiave per intervenire con efficacia e capillarità in ambito sociale. Il nostro governo crede molto nel ruolo educativo delle famiglie, che va promosso e sostenuto, e iniziative di questo tipo rispondono a questa esigenza. Caivano per noi non è solo una missione ma un modello di intervento”.
“La partecipazione ad attività educative sin dai primi mille giorni di vita è una chiave determinante per prevenire la povertà educativa e per assicurare a tutti i bambini e le bambine la possibilità di crescere liberamente e far fiorire i propri talenti. Le disuguaglianze educative si manifestano infatti molto prima dell’ingresso nella scuola primaria con conseguenze particolarmente gravi in un Paese dove manca a tutt’oggi una rete capillare di asili nido. Per questa ragione Save the Children è impegnata a promuovere spazi educativi di qualità per i bambini e le bambine tra gli zero e i sei anni e per le loro famiglie”, sottolinea Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children. “Siamo lieti di avere l’opportunità di realizzare questo progetto anche a Caivano, in rete con tutte le realtà del territorio, con l’auspicio che l’impegno a favore della prima infanzia possa estendersi a tutte le aree del Paese in condizioni di disagio sociale ed economico”.
Il Commissario di Governo, Fabio Ciciliano, aggiunge: “Sono estremamente soddisfatto per il raggiungimento di questo importante traguardo. Save the Children, partner internazionale di prestigio, metterà a disposizione di tutti i cittadini di Caivano le proprie competenze e il proprio know-how, rappresentando una risorsa preziosa per l’intero territorio. I lavori, affidati a Sport e Salute, avranno inizio immediatamente dopo Pasqua e procederanno spediti per garantire la disponibilità della struttura e dei servizi prima dell’estate. Nel piano straordinario, approvato dal Governo Meloni lo scorso dicembre, ci siamo posti l’obiettivo ambizioso di affrontare tutte le situazioni di vulnerabilità sociale. L’apertura del Polo Millegiorni e dello Spazio Mamme va proprio in questa direzione, contribuendo a ridurre le disuguaglianze socio-economiche familiari e a prevenire il fenomeno della dispersione scolastica”.
Al termine della fase di ristrutturazione e adeguamento degli spazi , Save the Children si farà carico di realizzare il progetto del Polo Millegiorni dedicato ai bambini nella fascia zero-sei anni e alle loro famiglie. Le attività saranno gratuite e implementate durante tutto l’anno.
In particolare, nel Polo verranno offerti un servizio educativo mattutino per i bambini da 0 a 3 anni e laboratori educativi settimanali per genitori e bambini da 0 a 6 anni (accompagnamento alla lettura e intelligenza numerica, psicomotricità, attività sportive), che saranno l’occasione per i nuclei di ritrovarsi in uno spazio a loro dedicato. Saranno attivati sportelli aperti alle famiglie dove si svolgeranno azioni di sostegno alla genitorialità e incontri con gli attori del territorio, al fine di costruire una rete di servizi rivolti alla cura, al supporto e presa in carico dei nuclei più vulnerabili.
Il progetto prevede inoltre la creazione di uno Spazio Mamme, un luogo laboratoriale e di ascolto dedicato alla cura, all’empowerment e alla protezione di mamme e donne, in base al modello promosso da Save the Children dal 2014 e attualmente presente in 11 città. Lo Spazio Mamme prevede, tra le altre, attività di orientamento al lavoro e inserimento lavorativo, ascolto, supporto e orientamento, doti di cura e di protezione per la realizzazione di percorsi personalizzati di presa in carico.
Complessivamente, nei primi due anni di attività si prevede che il Polo Millegiorni di Caivano coinvolga come destinatari degli interventi 120 bambini e bambine tra gli zero e i sei anni (tra i quali 18/20 bambini e bambine tra gli zero e i tre anni accolti nel servizio educativo mattutino) e 130 genitori, mentre almeno 40 mamme saranno coinvolte nelle attività dello Spazio a loro dedicato. Tra gli obiettivi del nuovo Polo vi è anche quello di rafforzare la rete con i servizi educativi, sanitari e sociali del territorio: si prevede di coinvolgere in attività di formazione e di confronto almeno 50 operatrici e operatori.