La Caivano gestita da organi sovracomunali è un pendolo impazzito. Troppa discrepanza nel lavoro svolto prima dal commissario Tomao e poi dalla triade commissariale Calcaterra, Dispensa, Alicandro rispetto a quello fatto in poco più di cinque mesi dal commissario straordinario per la riqualificazione di Caivano, Fabio Ciciliano.
Mentre la città versa in uno stato di assoluto degrado: strade dissestante con buche evidenti, perdite idriche ovunque, raccolta dei rifiuti che vive il punto più basso della storia con dicembre al 28,25% e gennaio con il 25,18% di raccolta differenziata, questo risultato porterebbe Caivano, secondo i dati di Legambiente al quart’ultimo posto in tutta la regione Campania. Questo risultato diventa ancora più grave ed allarmante se si certifica che i cittadini caivanesi pagano annualmente la tassa più alta della regione.
Una tendenza che, per ora, i commissari non hanno saputo cambiare in meglio.
Il governo Meloni ha supportato il comune di Caivano con dei concorsi e delle assunzioni che a breve saranno effettive. Togliendo i 15 vigili che daranno man forte al territorio in termini di vigilanza e controllo, gli altri 18, vincitori di concorso in tutti i settori nevralgici dovranno dare la marcia in più per la ripresa di un territorio allo stremo.
Fatto sta che la commissione straordinaria con l’ausilio di sette sovraordinati non ha dato il cambiamento sperato, una macchina lenta e invisibile agli occhi dei cittadini.
La nuova amministrazione dello Stato sta seguendo il solco segnato dall’amministrazione politica sciolta per infiltrazioni camorristiche. Approvati quasi tutti i progetti firmati dall’ex funzionario ai lavori pubblici e il ‘potere’ che per ora restite nelle mani dei restanti funzionari.
Pieno potere ancora alla dott.ssa Damiano, in netta continuità con il lavoro degli ultimi anni. Nessun sovraordinato ha verificato il programma inviato e accettato dalla Città Metropolitana di Napoli con un finanziamento di 100 mila euro (come lo scorso anno). I primi 25mila euro sono già stati spesi per le 4 (forse 3) comparsate in piazza Cesare Battisti nel periodo natalizio. Come ogni anno il capitolato di gara viene disatteso, bastava vedere l’albero (se così si vuol definire) che venne montato all’esterno del castello. Ma va sempre bene e nessuno dell’amministrazione ha mai nulla da obiettare. Nel programma economico, vi era anche la mostra del magistrato Livatino al liceo Braucci, ma per ora non vi è impegno di spesa. Poi in calendario, con tantissima fantasia, vi sono i concerti (il bis dell’amministrazione Falco), uno a maggio (Campiglione) e uno a settembre. Concerti che dovrebbero essere organizzati dall’agenzia Azzurra Spettacoli, la stessa degli eventi di Natale, la stessa dello scorso anno. Nulla, invece, è stato pensato per il periodo estivo, nessuno spettacolo teatrale a basso costo o sagra.
A Natale, Caivano non ha avuto luminarie, a Carnevale non una sola festa organizzata (escludendo le poche associazioni che lavorano senza scopo di lucro), il forum dei giovani ha perso il presidente dimissionario perchè non venivano ascoltate le proposte dei giovani. E si potrebbe aggiungere tanto altro.
Quale è stato il cambiamento amministrativo tra la vecchia amministrazione (sciolta per infiltrazione camorristica) e quella attuale dei commissari?
Sicuramente ora vi sono persone molto più vicine alle legge, di gran spessore ed esperienza, ma che fattivamente non hanno variato quello che già accadeva lo scorso anno.
Il commissario straordinario per la riqualificazione di Caivano, Fabio Ciciliano, invece, è addirittura avanti col cronoprogramma e ha assunto nuove responsabilità al propio lavoro sul territorio. Il centro ex Delphinia ha già inaugurato il parco a verde, denominato Livatino, e la struttura sportiva sarà pronta per il 1 giugno 2024.
All’interno del Parco Verde è già stata inaugurata e fruibile l’area gioco per i bambini.
Con il proprio staff ha individuato le aule per la nascita del polo universitario a Caivano, con due aree innovative. Probabilmente, a breve metterà mano anche a Pascarola e ormai di dominio pubblico l’idea del nuovo stadio di calcio.
Il sogno stadio potrebbe diventare realtà, e anche qui si attende l’ausilio della commissione straordinaria che dopo la riunione del 30 gennaio 2024 dovrebbe con l’ufficio Urbanistica avviare l’istruttoria tecnica per procedere all’adozione della necessaria variante del Piano Regolatore Generale per il terreno prescelto, per poi deliberare l’atto.
Con la pubblicazione dell’atto deliberativo, il commissario Ciciliano può avviare la macchina per realizzazione del nuovo impianto sportivo che avrà anche il Centro Operativo e di Coordinamento della Protezione Civile e una pista d’atletica.
L’auspicio di tutti è che, con l’ausilio dei nuovi assunti, la ‘decade’ (la triade più i sette sovraordinati), possano raggiungere risultati accettabili in breve tempo e donare nuovamente ai cittadini una città più vivibile e con più speranze per il prossimo futuro.
Dobbiamo ringraziare qualcuno che si spende solo per le “anime del Parco Verde” e non per il resto del paese.