I migliori sistemi di blocco degli smartphone Android

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Il cellulare è un dispositivo con il quale siamo abituati a custodire dati e ricordi privati e a svolgere numerose funzioni, come giocare con i casinò online e inviare messaggi. Proprio per queste ragioni è fondamentale impedirne l’accesso a terzi. Ecco quali sono i sistemi migliori per bloccare lo smartphone.

La password

Impostare una password complessa per l’accesso al sistema è certamente un buon metodo per scongiurare il pericolo che persone non autorizzate possano ottenere il controllo del terminale. Per essere invulnerabile, la password deve basarsi su una stringa contenente lettere, numeri e caratteri speciali: in questo modo sarà praticamente impossibile individuarla oppure memorizzarla dopo aver visto l’utente inserirla. Di contro, vi sono degli svantaggi: una password complessa può risultare difficile da ricordare, anche dopo averla inserita numerose volte; le operazioni di sblocco del telefono vengono compiute anche centinaia di volte durante la giornata, per cui immettere la combinazione tutte le volte diventa estremamente fastidioso. La password, quindi, è bene inserirla come opzione secondaria per accedere al sistema.

Il PIN

Si tratta di un codice numerico, che nella maggior parte dei casi è composto da 6 cifre. A differenza della password, il PIN si dimostra molto veloce da inserire e facile da imparare. Tuttavia, pur essendo le combinazioni praticamente infinite, l’utente ha il vizio di scegliere come PIN un numero banale o facilmente individuabile, come la data del proprio compleanno. Inoltre, essendo composto da poche cifre, i malintenzionati potrebbero spiare il proprietario dello smartphone durante l’inserimento del PIN e memorizzarlo.

La sequenza di blocco
L’unico vantaggio della sequenza di blocco, ovvero l’inserimento di una sequenza da tracciare sullo schermo, è quello della velocità. Il sistema in questione, infatti, è probabilmente il più pericoloso in assoluto, poiché non presenta un elevato numero di combinazioni possibili e può essere scoperto con facilità semplicemente sbirciando la sequenza inserita. Inoltre, il continuo tracciare sullo schermo la sequenza, fa sì che rimangano dei segni visibili sul display, andando a diminuire drasticamente le combinazioni possibili.

L’impronta digitale

Memorizzare le proprie impronte digitali è un metodo abbastanza sicuro per bloccare l’accesso allo smartphone, nonché rapido: il telefono viene sbloccato immediatamente ed è subito utilizzabile per effettuare le operazioni desiderate, dal gioco con le slot machine alla navigazione su Internet. Per violare il sistema occorrono delle attrezzature molto sofisticate, per cui difficilmente vengono applicate sui comuni cellulari. È preferibile associare all’impronta digitale l’accesso secondario tramite password: avvenendo lo sblocco principale mediante l’impronta, la password sarebbe richiesta solo a seguito del riavvio del sistema o dopo un tot di rilevazioni non corrispondenti.

Riconoscimento facciale

L’accesso attraverso il riconoscimento facciale avviene sfruttando la fotocamera anteriore dello smartphone. Lo sblocco di solito è rapido ma poco sicuro. È la stessa Google, infatti, a richiedere all’utente uno scarico di responsabilità circa la possibile violazione del sistema. La modalità di riconoscimento facciale, quindi, è una delle meno solide in circolazione, per cui si raccomanda di usarla esclusivamente in determinate circostante, come quando ci si trova in casa.

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