Inaugurata a Caivano la mostra dal titolo “Sub tutela Dei”, dedicata al magistrato e beato Rosario Livatino, assassinato il 21 settembre del 1990 ad Agrigento dall’organizzazione mafiosa della Stidda. Il giudice-ragazzino, senza scorta per sua scelta, fu ucciso a soli 38 anni, mentre percorreva la strada per recarsi al tribunale di Agrigento.
La mostra, ad ingresso gratuito, che resterà esposta fino al 18 gennaio 2024, presso il liceo statale Braucci di piazza Plebiscito, presieduto dall’ingegnere Claudio Mola, è stata preceduta da un dibattito che si è svolto nell’auditorium della chiesa di Sant’Antonio ai Cappuccini.
All’incontro, moderato da Mario Barretta, presidente Laf (Libera associazione forense) di Napoli, sono intervenuti il prefetto di Napoli Michele di Bari, il prefetto Filippo Dispenza, coordinatore della commissione straordinaria del Comune di Caivano, il procuratore capo della Repubblica di Avellino Domenico Airoma e Carlo Tremolada, presidente nazionale della Laf. Presenti, tra gli altri, oltre alle massine autorità militari, della polizia di Stato e giudiziarie della Provincia, anche il questore di Napoli Maurizio Agricola, Lucia Rea (comandante del Corpo di Polizia Metropolitana), il commissario di Governo per la riqualificazione di Caivano Fabio Ciciliano, la vice prefetto Simonetta Calcaterra e il dirigente Maurizio Alicandro della commissione straordinaria del Comune di Caivano.
“L’uomo giudice e l’uomo di fede, testimone di Dio – ha detto il prefetto di Napoli – Livatino è stato l’esempio, il testimone dei diritti, un servitore dello Stato e delle istituzioni con l’ideale di giustizia, che la chiesa ha poi beatificato. Livatino ha saputo giudicare con onestà ed osservanza delle leggi e delle regole”. Poi il capo della prefettura napoletana ha aggiunto. “A Caivano il Governo ci ha messo la faccia, stanziando risorse e creando le condizioni per una svolta, perché anche qui, su un territorio martoriato, la giustizia possa avere il senso della libertà, il senso della vita, il senso della rinascita”.
“La commissione straordinaria – ha sottolineato il prefetto Dispenza – ha fortemente voluto, con il sostegno del prefetto Michele di Bari, che una tappa della mostra sul giudice Livatino potesse realizzarsi anche sul territorio di Caivano, per dare alle nuove generazioni, in questo caso agli studenti della città, concreti esempi da seguire, affinchè abbiano come punto di riferimento ed ispirazione la figura di una persona straordinaria e di un autentico servitore dello Stato, che si è dedicato al bene comune, nonostante amministrasse giustizia, uno dei compiti più difficili che un essere umano possa essere chiamato ad eseguire. Pertanto vogliamo dare un esempio concreto ad una comunità a cui stiamo cercando di restituire credibilità. Quella di Livatino è stata un’autentica missione”.
La mostra itinerante “Sub tutela Dei” si trasferirà, dal 15 al 28 gennaio, presso il Tribunale di Napoli (Centro Direzionale – piazza Coperta). Le prime due tappe si svolgeranno sotto il patrocinio della Prefettura di Napoli, del Comune di Caivano e del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli. È prevista, inoltre, una terza tappa, dal 3 al 10 febbraio, nel Santuario della Beata Vergine Maria del Santo Rosario di Pompei.
Da segnalare che la mostra ha avuto un boom di prenotazioni, subito dopo il Meeting di Rimini (dove nel 2022 è stato organizzato l’evento), venendo, poi proposta, in oltre 70 città. E’ giunta in luoghi in cui le mostre del Meeting non erano mai arrivate, soprattutto nelle aule dei Tribunali delle città dia Benevento, Bologna, Brescia, Como, Genova, Milano, Torino e Padova. Magistrati e avvocati hanno così adottato il giovane collega siciliano, elevato agli onori degli altari, che pagò con la vita le sue innovative indagini antimafia.