Letterina alla befana di Caivano!

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Cara Giorgia, la festa dell’epifania è vicina e i cittadini di Caivano aspettano i doni della befana che purtroppo, impegnata in tutt’altre faccende, si è dimenticata di portare ai caivanesi i regali tanto desiderati.

Distrazione o punizione? Boh?! E perché poi?

perdita idrica a via Libertini

Come sai, il governo del Comune è stato affidato dal tuo governo a tre commissari che dormono sonni tranquilli in attesa di eventi che tardano a venire. Le scuole sono chiuse da prima delle feste per la mancanza di riscaldamento e allagamenti vari, le buche nelle strade sono in attesa dei giorni del giudizio universale e la mobilità delle persone è condizionata dalla sostanziale assenza di un decente servizio pubblico.

Quanto al lavoro… manco a parlarne! Solo chi fa da sé riesce a vivere in maniera dignitosa e i pochi posti di lavoro esistenti nella pubblica amministrazione o nelle fabbriche del consorzio ASI sono oggetto di lotterie da vincere. Gli interventi fuori luogo di politicanti sfiduciati dai cittadini, sono sempre più degni di “striscia la notizia”, e palesemente fatti alla ricerca del potere perduto.

I lavoratori LSU ancora non possono seguire corsi di formazione per permettere il loro accesso a un lavoro retribuito in modo decoroso e utile per i servizi comunali. I progetti comunali del PNRR sono obsoleti  e meriterebbero una revisione che non si  limitasse al recupero e manutenzione della torre dell‘orologio in piazza Mercato. Servirebbe di più una sede del Comune, dignitosa e degna, ma nulla è stato fatto e niente si progetta.

Bisognerebbe restituire alla città il castello medievale nella sua interezza e non utilizzare solo la biblioteca comunale che, da quando Vito Coppola non è più il suo direttore, non è più un centro culturale degno di rispetto. Inoltre i resti del teatro che stazione in via Necropoli in un lento e inesorabile declino, testimonia la morte dell’uso positivo del tempo libero e segna la fine della possibilità di utilizzare uno spazio ricreativo e culturale che potenzi il senso di appartenenza dei caivanesi che vorrebbero crescere.

Tutto langue e tutto muore, mentre si continua a parlare e scrivere solo del Parco Verde. Tanti ministri si recano in devota e dovuta processione da don Maurizio per dichiararsi favorevoli a  un processo virtuoso che tiri fuori i caivanesi dalla gogna mediatica in cui si trovano, ma poco  si fa  per recuperare i momenti di convivialità e partecipazione attiva che ci donò il circolo giovanile ”G. Leopardi” negli anni sessanta del secolo scorso e che fu un  centro di attrazione culturale per tutti i paesi vicini. E’ sotto gli occhi di tutti che non è sufficiente la presenza assidua delle forze di polizia, né la lodevole repressione di molti reati che non può sostituirsi al bisogno d’integrazione di tanti cittadini che vorrebbero popolare le piazze che non esistono e i luoghi d’incontro che tardano a venire. La colpa di tutto ciò non è delle persone  per bene che purtroppo hanno subito la voracità e l’incapacità di alcuni esponenti della sfiduciata maggioranzai tanto rapaci quanto incapaci.

Anche perché gli arresti dell’ottobre passato non hanno dato soluzione ai bisogni di una vita tranquilla dei caivanesi e hanno solo creato un cono d’ombra senza chiaroscuri sul prossimo futuro del paese e un fascio di luce sull’opera nefasta di una amministrazione che nessuno rimpiange.

La verità è che Caivano è e resta un paese dimenticato. Le buche nelle strade crescono e il traffico continua ad avvelenare i polmoni dei cittadini che restano in attesa di una buona politica della mobilità che li liberi dallo smog e faciliti il raggiungimento del capoluogo campano senza affanni o oneri finanziari ormai insopportabili. Insomma, chi per necessità deve raggiungere Napoli ogni giorno deve servirsi di un mezzo proprio e continuare a farsi carico di spese ormai insopportabili tra benzina, parcheggi e ore sprecate nel traffico. Il tutto mentre in altri comuni vicini i loro abitanti, a breve potranno servirsi di una metropolitana che purtroppo si fermerà ad Afragola.

Insomma, ancora una volta Cristo si fermerà a Eboli? Pardon Caivano!? Perciò, nostra amata befana, facci un regalo e fa in modo  che la linea Uno di Napoli, arrivi fino a Caivano con tanti benefici per i caivanesi. Si tratta di pochi chilometri e faresti il bene di oltre centomila abitanti che ogni giorno si devono recare a Napoli con mezzi obsoleti o di fortuna. Sappi che purtroppo non si tratta solo di un paese dimenticato come Caivano, ma anche di Cardito, Crispano, Frattaminore, Orta di Atella, Succivo, Casandrino.  ecc…  Insomma, il malessere sociale non è presente solo nel Parco Verde, ma è il segno distintivo di tutta la Terra dei Fuochi che una volta era una parte essenziale della Campania felix per la fertilità dei suoi terreni agricoli. Oggi  tale territorio è  diventato un  letamaio maleodorante che avvelena aria e suoli per la presenza di industrie non sufficientemente controllate e ecoballe non rimosse nel vicino STIR.

Cara Giorgia fa in modo che si ritorni a vivere in un territorio sano, senza paure e pericoli per la salute pubblica dove si possa risiedere in serenità e pace. In cambio i caivanesi ti  promettono di essere buoni e non meritarsi più cenere e carbone. Insomma Caivano Conta e a te spetta il compito di farla contare sempre di più. Perciò continua a fare i fatti e allarga la tua azione purificatrice facendola superare i confini del Parco Verde coinvolgendo tutto il paese che ha tanto bisogno di svegliarsi dal sonno della ragione e sarai degna di lode e ringraziamenti. Ciciliano basta e avanza per la capacità mostrata e l’impegno profuso a vantaggio di una comunità bisognosa di tutto. 

Perciò grazie per quanto farai e appena risanato il paese, poi tutti al voto di un sindaco degno di tal nome!

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