Ormai siamo vicini al giro di boa. Il capodanno incalza e ormai è tempo di bilanci.
Anche a Caivano le tante cose avvenute richiedono attenzione e riflessione lontane da pregiudizi e da prese di posizione di parte che allontanano la verità e rendono vane le giuste necessità di non ripetere gli errori del passato. Per quanto mi riguarda, proverò a fare chiarezza su quanto avvenuto nel corso dell’anno e indicare possibili soluzioni al male di vivere che danneggia il nostro paese.
La prima cosa che voglio indicare è l’assenza di qualsiasi programmazione nell’amministrazione del paese da parte della maggioranza di Enzo Falco. Lo stesso PUC che è lo strumento urbanistico fondamentale per programmare il futuro delle città, a Caivano è rimasto un oggetto misterioso, maliziosamente sottratto alla democratica partecipazione dei cittadini e agli organi preposti alla sua approvazione. Eppure, ormai da tempo il piano era stato consegnato dai progettisti e solo i ciechi possono continuare a credere che I NEMICI DELLA CITTA’ FOSSERO I CONSIGLIERI, CHE NEL RECENTE PASSATO, HANNO SFIDUCIATO UNA COMPAGINE AMMINISTRATIVA TANTO DANNOSA QUANTO INCAPACE. E solo i sordi continuano a non sentire il grido di dolore dei tanti cittadini che, danneggiati dall’inefficienza dei pubblici poteri, volevano un importante cambiamento nel governo della città.
Solo il sindaco Enzo Falco, non sapeva, non ascoltava e non parlava, nemmeno quando, interrogato come persona informata sui fatti dai magistrati inquirenti sulle malfatte di alcuni importanti membri della maggioranza, si mostrava reticente a tutela di una verità nota a molti ma non a lui. Comportamento subito smentito dai magistrati inquirenti che hanno avuto modo di far rilevare, con un interessante commento, che non il sindaco non poteva non sapere.
Inoltre, i cittadini sono rimasti dubbiosi e perplessi quando, con mille vuote domande, il nostro ingenuo Andreotti di turno, si è sottratto alle richieste di incontro immediato con la ditta Appalti Generali, costretta dalle minacce della camorra a interrompere i lavori, ripresi solo dopo il pagamento della tangente favorita e contrattata da esponenti della maggioranza, Prudenza o previdenza? Ai posteri l’ardua sentenza direbbe il Manzoni.
Insomma così est, est, est! Naturalmente si spera che tutto, presto sia reso noto dalla magistratura e la verità sia finalmente conosciuta dai tanti cittadini che vogliono un governo della città fatta da amministratori al di sopra di ogni sospetto e percettori di reddito derivante dal proprio lavoro e non frutto di interessi privati o collusioni con la camorra come sembra che sia avvenuto per alcuni della vecchia maggioranza e attualmente in carcere. Naturalmente, oltre a tali garanzie di onestà personale, spero che la politica locale si allontani dal bassolinismo che tanto male ha fatto al paese.
Purtroppo sento ancora gli avversi numi e temo che nella politica del PD di Caivano ci sia ancora la volontà di creare una nuova IGICA per la raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani e altre amenità simili. Fatti che produrrebbero nuovi danni alle famiglie incolpevoli del paese e alle casse comunali. Insomma temo una ripresa della politica clientelare e nuova dichiarazione di dissesto finanziario foriero di altri sacrifici imposti ai caivanesi.
Inoltre vorrei che le strade, ridotte a gruviera, non fossero più a rischio per i cittadini e fonte di arricchimenti illeciti per camorristi e amministratori collusi.
Non vorrei che si continuasse a spendere più due milioni di euro all’anno per tappare buchi che subito si riformano e motivano una nuova somma urgenza per altri rifacimenti.
Mi piacerebbe che le scuole fossero aiutate a contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e che il riscaldamento delle aule divenisse realtà e non una chimera.
Infine vorrei che la mobilità delle persone non continuasse a essere soffocata dall’uso eccessivo delle macchine private.
Insomma vorrei meno smog e traffico impazzito e l’uso di una metropolitana che servisse anche Caivano.
Libro dei sogni? Cose impossibili da realizzare? Manco per sogno!
Solo è necessario che i cittadini facciano sentire la loro voce agli attuali commissari che sembrano sonnacchiosi sui problemi veri del paese. Bisogna approntare e realizzare una programmazione che tarda a venire ed era del tutto assente nell’intero triennio della giunta Falco, maggioranza ormai morta nella coscienza dei suoi elettori e sepolta dalle rimostranze della gente. Inoltre una sana programmazione dal basso renderebbe superflue le visite guidate dei tanti ministri che si recano presso un parroco degno di stima, ma che non può sostituirsi a chi, secondo la Costituzione Repubblicana ha il compito di guidare il paese. Insomma io sono per una libera Chiesa in un libero Stato come voleva di Cavour.
Per quanto mi riguarda, continuo a pensare che la Premier Meloni è degna di consenso e stima per quanto sta facendo per Caivano e ritengo che abbia fatto benissimo ad accogliere positivamente l’invito di don Patriciello a visitare il nostro paese. Solo penso anche che, da quando il consiglio comunale è stato sciolto dal governo per infiltrazioni camorristiche e di conseguenza sono stai nominati tre commissari per avviare un nuovo modo di governare, nulla sembra cambiato e tutto continua a ricordarci il sonno della ragione dei vecchi amministratori. Mai che un intervento necessario e urgente sia adottato in modo tempestivo. Nessuna ripresa dei lavori di ripristino e risanamento delle strade. Nessuna rivisitazione dei progetti che prevedono l’uso delle risorse europee. Fino ad oggi non c’è stato nessun corso di formazione per gli impiegati comunali e nessun potenziamento delle competenze dei lavoratori socialmente utili per rendere accettabili le loro richieste di miglioramenti normativi e salariali.
Si vuole continuare così fino alla fine del mandato? Sarebbe una grave sciagura per Caivano! Perciò è necessario che le migliori energie del paese si mobilitino per sventare tale pericolo. I caivanesi meritano un governo nuovo e diverso perché: diciamo la verità; Caivano Conta e non va trascurato il suo avvenire che spesso è imbellettato da inutili passerelle di ministri in campagna elettorale che non facilitano il lavoro dei tanti giovani che vogliono un avvenire di pace e progresso per il nostro paese.
Oggi è sufficiente il solo lodevole impegno di Ciciliano che in rappresentanza del governo sta operando con successo nel risanamento della vita pubblica e collettiva del paese senza sbavature e di concerto con quanti vogliono collaborare per la rinascita di un paese che è ancora boccheggiante.
A loro mi inchino e invio il mio ad Maiora Semper !