Dopo il gran lavoro tra Parco Verde e Bronx il lavoro dei carabinieri della compagnia di Caivano è comunque proseguito seguendo le tracce dello spaccio, rispondendo colpo su colpo anche alla violenza delle armi.
Sanno che l’abitudine banale di nascondere armi e stupefacenti nei vani ascensore, nei contatori o in qualche aiuola pubblica ha pagato un duro prezzo.
Scoprono (e arrestano) chi la merce la nasconde nelle pareti.
Murata, occultata nei mattoni coperti da cemento.
Il nuovo ritrovamento comincia nell’abitazione al centro di Caivano di E. P. un 40enne del posto e già noto alle forze dell’ordine. Trovano circa 4900 euro in contante dall’origine dubbia.
In casa un impianto di video sorveglianza con telecamere in alta definizione e un microtelefono. In un casolare adiacente all’appartamento del 40enne un altro uomo: M. N., 51 anni, anche lui caivanese.
L’uomo tenta la fuga in bici elettrica ma percorre solo pochi metri. Dalla reazione del 51enne i carabinieri ritengono che la sua presenza in quell’ambiente cadente non fosse casuale.
Ad una prima perquisizione trovano droga e proiettili ma non basta. Vanno a fondo e, supportati dai carabinieri artificieri del comando provinciale di Napoli, imbracciano anche un metal detector.
La scoperta non tarda ad arrivare. Murate nei mattoni, nelle pareti, trovano di tutto.
Il bilancio complessivo racconta di 4 pistole con matricola abrasa cariche di munizioni (Una glock, una beretta 92FS, una beretta 98FS, una tanfoglio 21) e una mitragliatrice Scorpion. E ancora quasi 600 proiettili di vario calibro, 6 chili e mezzo di hashish, 2 chili e 300 grammi di cocaina e quasi un chilo di marijuana.
Entrambi gli uomini sono finiti in manette, portati in carcere in attesa di giudizio.
I controlli dei Carabinieri, intanto, continueranno senza sosta.