Prima di lasciare il comune, nel gennaio 2020, la commissione straordinaria adottò un atto di indirizzo con il quale impegnava l’ufficio ambiente a svolgere una gara quinquennale per la gestione integrata dei rifiuti. In attesa di avviare le procedure di gara la commissione straordinaria affidò il servizio alla ditta Green Line, una ditta confiscata alla criminalità organizzata e gestita dal Ministero degli Interni.
La Green Line avrebbe dovuto gestire il servizio per non più di sei mesi e invece continua ad espletare la raccolta da oltre tre anni per effetto delle varie proroghe disposte dall’ex amministrazione del sindaco Enzo Falco.
Dopo lo scioglimento del consiglio comunale per effetto delle dimissioni dei consiglieri comunali, il commissario e due sub commissari hanno disposto una nuova proroga in favore della Green Line fino ad aprile 2024 e contestualmente hanno aprrovato gli atti di gara tra cui il piano industriale che è sostanzialmente uguale a quello approvato dall’amministrazione Falco.
Il piano industriale fumoso negli obiettivi e nelle strategie, soprattutto per quello che riguarda la raccolta differenziata che durante i quasi tre anni di amministrazione Falco è stata sempre inferiore al 35%. Ben al di sotto, qundi, delle previsioni del legislatore che prevedevano il raggiungimento del 65% entro un breve lasso di tempo.
Il piano industriale prevede l’impiego di 77 unità per lo svolgimento del servizio.
Il costo annuale del servizio dovrebbe attestarsi intorno ai 5.300.000 €/anno.
La gara sarà svolta dalla CUC Sele-Picentini e sarà giudicata col sistema economicamente più vantaggiosa, secondo un punteggio che prevede massimo 80 punti all’offerta tecnica e 20 punti a quella economica. Questo vuol dire che a decidere la gara sarà soprattutto il progetto tecncico, mentre solo il 20% dei punti attribuibili, da parte della commissione di gara, riguarderà il prezzo offerto.
Speriamo che finalmente sotto la guida dei commissari la gara possa espletarsi dopo tanti rinvii e rimandi.