Il gip del Tribunale dei Minorenni di Napoli ha scarcerato e disposto il trasferimento in comunità per uno dei sette minorenni indagati per gli stupri che, tra giugno e luglio scorsi, ha visto vittime due bimbe di 10 e 12 anni brutalizzate da un branco composto da 9 giovanissimi, due dei quali maggiorenni.
Al giudice il ragazzino ha riferito di essere entrato in possesso di un video poi cancellato (circostanza che sarebbe stata poi appurata dall’analisi eseguita sul suo cellulare sequestrato). “Sin da subito – dicono gli avvocati Pietro Rossi e Nunzia Amoroso, legali del giovane – la misura cautelare in carcere ci è sembrata particolarmente afflittiva per un minore la cui posizione, rispetto agli altri indagati, è marginale. Si tratta di un episodio che, a nostro avviso, meriterebbe di essere approfondito e ulteriormente chiarito”.
I due avvocati del giovane, che frequentava il liceo prima dell’arresto, nei giorni scorsi, hanno presentato un’istanza di scarcerazione e sperano che il giovane in un breve periodo possa ritornare alla sua vita.
