Violenza alle bambine di Caivano. Dei nove indagati solo uno parla al Gip

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Dopo l‘ordinanza del Tribunale di Napoli Nord, Sezione del Giudice per le Indagini Preliminari, il quadro accusatorio del branco di ragazzi di Caivano che hanno più volte violentato le due bambine di 10 e 12 anni è sembrato da subito ben chiaro, come la decisione del Gip, il dott. Fabrizio Forte, di ordinare la custodia cautelare in carcere dei nove.

I maggiorenni, due, un terzo ha raggiunto la maggiore età solo dopo e i restanti minorenni (un 14enne, tre 15enni e due 16enni)  sono indagati per reato continuato, violenza sessuale di gruppo, violenza sessuale e responsabilità colposa.

Minacce, insulti, rapporti sessuali contro la volontà delle ragazze, oltre ai video girati con i cellulari e poi passati agli amici del branco e le minacce con tirapugni e pietre, materiale raccolto nel periodo giugno/luglio 2023.

Dalle indagini dei carabinieri si evince che un luogo individuato è quello dell’ex isola ecologica di via Necropoli, all’interno di una casetta abbandonata. Mentre nel messaggio che arriva al fratello di una delle vittime che innesca le verifiche e le denunce delle famiglie si parla chiaramente di video all’interno della vecchia Delphinia.

Racconti anche all’interno della villa comunale al corso Umberto I, nella parte coperta, con alcuni che facevano da vedette agli altri ingressi e al campo di calcio comunale. All’interno del cellulare delle ragazze trovate anche foto di lesioni sul proprio corpo, in particolare su un ginocchio, sul braccio e ad un occhio.

Nelle tante pagine i tanti racconti delle violenze e ancor peggio la testimonianza del pianto di una delle due bambine.

Giovedì 28 settembre è stato il turno dei due maggiorenni nell’interrogatorio davanti al Gip, i due indagati con i legali si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Venerdì invece, è stato il turno dei minorenni, a quanto pare uno dei ragazzi ha deciso di collaborare. Un minorenne ha rilasciato dichiarazioni spontanee fornendo nuovi dettagli e spiegando la sua posizione non influnte e dichiarando della presenza di un nuovo video delle violenze, non attaulmente negli atti di indagine.

L’avvocato del giovane potrebbe nelle prossime ore richiederne la scarcerazione.

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