L’ex sindaco di Caivano, Enzo Falco e la sua amministrazione hanno deciso che il glorioso impianto sportivo Faraone dovesse essere soppresso per realizzare un’estesa area a verde attrezzata.
Gli elaborati tecnici sono stati da tempo inviati alla Cuc Sele Picentini che ha provveduto ad aggiudicare la gara. Ora il passaggio successivo sarà quello di firmare il contratto e provvedere alla consegna dei lavori in favore della ditta aggiudicataria, la Vivai Barretta Garden srl, che si è impegnata ad eseguire i lavori per un importo di 942.102,97 con un ribasso del 33,333% su un importo a base d’asta di 1.200.000€.
Nel frattempo il presidente del Coni, Malagò, si è dichiarato disponibile a finanziare la realizzazione di un nuovo campo sportivo che potrebbe sorgere nell’ex Risan di via Sant’Arcangelo, sempre che l’area sia idonea e non sussistono fattori ostativi di ordine giuridico-amministrativo.
Nel frattempo che tutto questo si concretizza, un nostro attento lettore ci ha segnalato un articolo pubblicato da Il Mattino il 9 settembre 1961 che riportiamo in foto. L’articolo pubblicato anche dagli storici caivanesi Libertini e Migliaccio, nella raccolta di libri dedicata a Caivano, racconta che l’area del Faraone non sarebbe nella totale disponibilità del comune di Caivano, in quanto una buona parte non risulta territorio di Caivano, ma di Cardito e Crispano.
Dal 1961 ad oggi sono passati oltre 60 anni e non sappiamo se la situazione è cambiata, ma secondo una verifica catastale fatta da alcuni tecnici sul portale Geoportale Cartografico Catastale delle Agenzie delle Entrate, la situazione è come raccontata e mai variata.
Se così è, l’aggiudicazione di gara su una metratura errata, e di aree di altri comuni potrebbero portare a problemi burocratici e di gara della futura ‘area verde’.
Le aree sul portale Geoportale Cartografico Catastale delle Agenzie delle Entrate: