La raccolta differenziata sotto la media del 35%: ennesimo flop

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Malgrado il ricorso a toni trionfalistici da parte dell’ex sindaco Enzo Falco che non perde occasione di ‘magnificare il suo operato’, la realtà dei fatti, dice altro.

Per quello che concerne la raccolta differenziata, tutti i progetti messi in campo dall’ex amministrazione comunale (raccolta differenziata, raee, campagne di informazione, premialità) non sembra che abbiano sortito gli effetti desiderati.

Nell’ anno 2020 la raccolta differenziata è stata del 30,70 %, durante la gestione dell’amministrazione Falco, nell’anno 2021 è stata del 34,03 %, nel 2022 del 33, 47% mentre la media ad oggi per il 2023 è del 34,89%.

Siamo quindi lontanissimi dalla soglia minima del 65% che a norma di legge il comune di Caivano avrebbe già dovuto raggiungere.

Nel frattempo si attendono le determinazioni della commissione prefettizia riguardo alla gara dei rifiuti, mai improntata, malgrando le diverse proroghe disposte dall’ex sindaco Enzo Falco, con l’ultima che scade il prossimo 30 settembre.

Premialità Conai

Questi sono i dati che dovrebbe analizzare e far riflettere l’ex sindaco, prima di avventurarsi in dichiarazioni senza filo logico. Non è colpa di una ‘stampa faziosa’ se l’amministrazione è stata sfiduciata. Evidentemente il progetto politico era fragile e alla lunga ha mostrato tutte le sue inevitabili crepe.

L’amministrazione Falco nei circa tre anni di governo ha speso tantissimo in servizi extra della ditta, con una Tari altissima dei cittadini senza risultati tangibili. Flop per il progetto della premialità in collaborazione col CONAI, alla fine nessuno ha mai saputo come ottenere il benefit.

 

Poi in ultimo, l’iniziativa CAIVANO MINIERA URBANA, che il nostro giornale aveva già pubblicizzato prima delle vacanze estive, quando poi si è dato tanto clamore per un trafiletto uscito il 2 settembre su Il Resto del Calino, dove nessuno ha illustrato i numeri dell’ennesimo flop, riguardo la raccolta nel mese di luglio. Per dovere di cronaca è giusto comunicare della variazione del progetto, infatti dopo la pausa di agosto e la ripresa a settembre non verranno più ritirati inerti e sfalci. Probabilmente chi si occupa dei rifiuti al comune di Caivano non ha intuito che gli elettrodomestici che ritroviamo buttati senza le parti ferrose nei terreni non sono recuperati da rifiuti di cittadini, ma hanno diversa provenienza.

L’auspicio dei caivanesi è che si possa affrontare veramente il problema con educazione alla raccolta, controlli decisi e che si possa fare una gara europea di cinque anni che possa proiettare Caivano a obiettivi veri, reali e tangibili.

Purtroppo le chiacchiere non trovano riscontro nei numeri e nelle bollette, quindi, probabilmente è meglio tacere.

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