Ho partecipato con molto piacere, la sera del 19 luglio, nello splendido Palazzo Marchesale di Casolla alla V edizione del Gran Galà Premio Caivano 2023, organizzato dall’associazione Sveglia Caivano, di cui è instancabile animatore Nino Navas con il suo staff: la presidente Mena Ambrosio e il giornalista Antonio D’Ascoli.
Tale associazione, che non ha scopo di lucro, intende stimolare l’attività culturale del territorio di Caivano e valorizzarne le eccellenze che si sono affermate con successo in vari campi.
Quest’anno, i Leoni d’Argento sono stati assegnati:
al giornalista Domenico Falco, nato a Caivano, che ha conseguito notevole successo nel campo della comunicazione e, attualmente, è vice presidente dell’Ordine di Giornalisti della Campania ed è presidente del Movimento Unitario Giornalisti.
A Domenico e Iuri Bervicato per Italblok, titolari di un’azienda di fabbricazione di prodotti di calcestruzzo, nata nel 1968 da una felice intuizione di Mimmo Bervicato, e che continua la sua attività con la guida del figlio Iuri.
Menzioni speciali sono state assegnate alla memoria dello chef Matteo Alberini, che io ho avuto la fortuna di conoscere ed apprezzare, perché alunno della Milani, giovane promessa della cucina internazionale, scomparso prematuramente in America, ricordato presso l’I.S.S.S. Pantaleo di Torre del Greco con la competizione nazionale ‘Chef Alberini’.
Alla Compagnia Carabinieri di Caivano, istituita nel luglio 2022 per la sorveglianza dei territori nell’area a nord di Napoli, esposti a fenomeni di alta densità criminale, diretta dal capitano Antonio Maria Cavallo, che sta infliggendo un duro colpo alla criminalità e soprattutto allo spaccio di droga.
Una targa speciale è stata conferita al Club Napoli Caivano nella persona del presidente Pio Brianese, che, col suo fantastico gruppo, in occasione della vittoria del terzo scudetto del Napoli, è riuscito ad organizzare una serata unica, con ospiti di eccellenza come Careca, Bruscolotti, Improta e Carannante.
La star della serata è stato il professor Francesco Donadio, Premio Caivano 2023, Leone d’Oro.
Professore universitario di Storia della Filosofia, allievo di Masullo, studioso in particolare della filosofia tedesca, vincitore di una borsa di studio biennale presso l’Università di Heidelberg, ha proseguito la sua attività scientifica sotto la guida del filosofo Gadamer; ha pubblicato numerosi testi e ha diffuso nella cultura italiana ed europea le figure di Paul Yorck von Wartenburg e di Christlieb Julius Braniss.
La fama del professor Donadio, molto noto a Caivano fin dalla sua gioventù, allorché, giovane prete di rottura, fu animatore di dibattiti culturali e politici insieme a Don Gaetano Capasso, Crescenzo Martini, Peppe Crispino ed altri giovani intellettuali dell’epoca, ha superato i confini nazionali e si è imposta alla cultura europea.
Mi hanno molto colpito le sue parole al momento della premiazione: inizialmente a disagio in un mondo prevalentemente imprenditoriale e tecnologico, ha rivendicato il suo agire sui ‘concetti’ e sulla ‘storicità’.
Ma la filosofia non può essere pensata come qualcosa di disgiunto dalla vita reale: essa pone l’uomo davanti alle domande fondamentali dell’esistenza, lo spinge alla riflessione, al pensiero critico, alla ricerca della verità. La conoscenza del pensiero filosofico ci aiuta a formare il nostro pensiero su ciò che ci succede e su ciò che ci circonda.
E’ necessaria quindi la “progredientium humanitas” (l’umanesimo nel progesso); il pensiero filosofico non può essere disgiunto dal pensiero scientifico: essi devono andare di pari passo se vogliamo una società più a misura d’uomo e non vogliamo assistere alla globalizzazione dell’indifferenza e all’anestetizzazione della sofferenza.
Questo è stato, a mio parere, il significato profondo dell’intelligente scelta dell’associazione Sveglia Caivano, che è apparsa in linea con i tempi e con la necessità di dare un’anima al progresso tecnologico e scientifico.
E quale persona più del nostro professor Donadio era meritevole di questo prestigioso riconoscimento, rappresentato plasticamente da una scultura, riproducente il volto del filosofo Aristotele, opera del maestro Mattia Fiore, eccellente artista di fama nazionale, sempre disponibile ad offrire il suo prezioso e qualificato contributo all’associazione?
L’importante evento allietato dal gruppo ‘Periferic sexstet swing’, con un gradito e inatteso fuori programma del mezzo soprano Imma Russo ha avuto come epilogo felice l’esibizione canora della bravissima cantante Monica Sarnelli, che ha deliziato il numeroso e plaudente pubblico col suo ricco repertorio di canzoni napoletane.