Sono circa 300 gli immobili sul territorio di Caivano che rischiano l’abbattimento perchè rientrano nella lista di case abusive.
La politica non fatto nulla, o quasi, per tentare di salvare queste abitazioni, dove possibile, e addirittura incamerare soldi nelle casse comunali.
L’unico che da diversi anni si sta prodigando per questa causa, diventato un vero esperto in materia è l’avvocato caivanese Ambrogio Vallo che ha più volte suggerito all’attuale amministrazione e al sindaco Falco la soluzione più breve per la risoluzione del problema e salvare tante famiglie dal baratro.
Lo stesso avvocato, la settimana scorsa, ha ottenuto un altro stop ad un abbattimento in via Reno (zona Scotta), la Corte di Appello di Napoli, quarta sezione, presidente Luisa Toscano, giudici a latere Federica De Maio e Nicola Russo, ha sospeso l’ordine di demolizione in attesa della decisione di merito che dovrebbe aversi nel mese di ottobre 2023. La casa in questione si tratta di un cosiddetto “immobile di necessità”, abitata, peraltro, da una famiglia con una figlia affetta da handicap.
I magistrati di Corte di Appello hanno condiviso la linea difensiva dell’avvocato Caivanese, precisando che per salvare gli immobili abusivi, acquisiti al patrimonio comunale e oggetto di sentenza penale, non basta una deliberazione di carattere generale, come quella fatta dal Comune di Caivano nel 2011 e nel 2022, bensì è necessaria una delibera caso per caso.
Stesso risultato era stato ottenuto a Luglio e settembre del 2022 evitando l’abbattimento dello stabile sito a Caivano in via Pietro Micca, tre famiglie che ormai non vivono più, con una spada di Damocle sulla testa, scrissero l’ennesimo grido d’aiuto al sindaco negli ultimi giorni di speranza.
Il 28 luglio 2022 in consiglio comunale si era provveduto a ratificare la volontà del comune di conservare in essere gli immobili abusivi acquisiti al patrimonio comunale, evitandone la demolizione, destinando gli stessi edifici ad alloggi di edilizia residenziale sovvenzionata, ma purtroppo non c’è stato più seguito, e dopo 12 mesi nulla è stato fatto.

Il Consiglio comunale di Caivano, procedendo con criterio, dovrebbe dare priorità proprio ai casi urgenti, analizzandoli uno ad uno al fine di verificare l’esistenza dei presupposti per dichiararne la pubblica utilità. Si spera quindi che il Consiglio Comunale di Caivano ed il sindaco Enzo Falco si facciano parte diligente in questo percorso impegnandosi a salvare gli immobili abusivi acquisiti a patrimonio comunale, colpiti da sentenza penale di condanna, destinandoli poi a pubblica utilità.