Era accusato di rapina aggravata, furto, in continuazione, per il qual motivo era stato arrestato e trasferito presso la casa circondariale di Poggioreale.
L’indagine – già avviata lo scorso 20 febbraio, giorno in cui ignoti avevano rapinato il Gold Bet di Quarto – ebbe l’impennata decisiva quando il 23 febbraio un uomo a bordo di una fiat Panda aveva consumato una rapina nel Road bar di Pozzuoli. I Carabinieri analizzarono per ore le immagini di diversi sistemi di videosorveglianza: quella panda aveva delle targhe che erano state rubate la stessa mattina a via Rosini. I militari non si persero d’animo e riuscirono a ricostruire il percorso dell’utilitaria prima che fosse “travisata” da targhe rubate riuscendo così ad ottenere un nome e un cognome da ricercare.
La svolta avvenne quando la fiat Panda fu rintracciata a via Terracciano con a bordo il 42enne che venne fermato e bloccato. Scattaronole perquisizioni – al veicolo e domiciliari – che permisero ai Carabinieri di rinvenire e sequestrare una pistola scacciacani con cartucce a salve, gli abiti presumibilmente utilizzati per commettere la rapina al bar di via Domiziana e le targhe rubate di via Rosini.
Stamattina, all’esito della discussione degli Avvocati Emiliano Vaccarella e Massimo Viscusi, il Gup del Tribunale di Napoli, Dott. Sepe, in lettura del dispositivo della sentenza, riconosciute le attenuanti generiche, con ordinanza (in attuazione della riforma Cartabia), ha disposto l’immediata scarcerazione dell’imputato e l’affidamento del detenuto, Elia Bellafronte, presso l’associazione comunità Emmanuel di Faicchio, condannandolo alla pena di anni 2 e mesi 8 di reclusione, considerata la diminuzione della pena per la scelta del rito abbreviato.
Il Pm aveva chiesto 4 anni di reclusione.