Alunno contagiato da scarlattina al Plesso Scotta, avviata la sanificazione

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È stato accertato un caso di scarlattina tra gli alunni della prima classe, sezione C, della scuola primaria del Plesso Scotta. Oggi, la scuola ha organizzato un’attività di sanificazione del locale interessato allo scopo preventivo, infatti i bambini sono entrati ad un orario diverso, alle 10.30 anziché alle 8.00. Si consiglia alle famiglie di sottoporre i propri figli ad una sorveglianza sanitaria, al fine di rilevare eventuali sintomi della scarlattina, come mal di gola e febbre. 

Solo in caso di insorgenza di sintomi, essendo una malattia contagiosa, è bene consultare il pediatra e, si raccomanda, di non portare i bambini a scuola.

Nei prossimi giorni, i collaboratori scolastici avranno cura di proseguire le attività preventive, areando il più possibile i locali e sanificando sempre i pavimenti delle aule, i banchi, i piani di lavoro, le maniglie, le aree comuni mediante l’utilizzo di prodotti disinfettanti di uso comune.

Info sulla malattia: la scarlattina

La scarlattina è una malattia infettiva batterica dovuta allo Streptococco beta emolitico di gruppo A. Questo germe può essere responsabile anche di altre malattie quali la tonsillite e l’impetigine (o piodermite, che è un’infezione della cute). Poiché esistono diversi ceppi di questo Streptococco, ci si può ammalare di scarlattina più volte.
E’ una malattia che colpisce soprattutto i bambini in età scolare (mentre è molto rara prima dei 6 mesi di vita).

Come ci si contagia

Ci si contagia da persona a persona, tramite le goccioline respiratorie di saliva, per contatto diretto con un
soggetto infetto emesse con la tosse, gli starnuti o anche semplicemente parlando
Un soggetto è molto contagioso durante la fase acuta della scarlattina, è poco infettante nel periodo che precede
la malattia, e non lo è più dopo 24-48 ore dall’inizio della terapia antibiotica.

Periodo di incubazione

In seguito al contagio, lo Streptococco si moltiplica nella gola senza dare disturbi per 1-3 giorni, poi la malattia
si manifesta.

Contagiosità

In genere i primi sintomi compaiono dopo 1-3 giorni dal contagio. Di norma un malato è contagioso da 1-2 giorni prima dell’inizio dei sintomi e per tutta la durata della malattia; se viene instaurata un’adeguata terapia antibiotica, dopo 48 ore il soggetto non è più contagioso.

La prevenzione
L’unico sistema per evitare la scarlattina è quello di tenere lontano i soggetti sani dalle persone già contagiate.
Per proteggersi dall’infezione, inoltre, è importante lavarsi spesso le mani con acqua e sapone, non condividere asciugamani, lenzuola, utensili ed altri oggetti personali con persone malate. Inoltre, è opportuno evitare occasioni di scambio tra gli alunni di cibo, bevande, posate e tovaglioli.

Cosa fare quando si verifica un caso
Essendo una malattia batterica si cura con idonei antibiotici, anche allo scopo di prevenire la malattia reumatica, per cui, nel sospetto, è sempre bene consultare il medico.
Tenere a casa la persona fino a quando è malata e, comunque, per almeno 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica, evitando il contatto diretto con altri bambini.

Rischio di diffusione nella scuola

La diffusione in ambito scolastico si contrasta con la diagnosi e il trattamento precoce del caso. Un bambino può tornare in comunità non prima di 48 ore dall’inizio della terapia antibiotica, in ogni caso quando ritorna ad essere in buone condizioni di salute, attestate da regolare certificato medico di pronta
guarigione, da consegnare a scuola.

Misure di comportamento e di igiene ambientale:

Sottoporsi alla sorveglianza sanitaria per sette giorni a partire dall’ultimo contatto con il caso di scarlattina. Si ricorda che la malattia si trasmette per via aerea tramite goccioline respiratorie. La sorveglianza sanitaria consiste nel rilevare eventuali sintomi quali mal di gola e febbre ed eventuale esantema.
Recarsi, solo in presenza di tale sintomatologia, dal proprio medico curante/pediatra per richiedere, a giudizio del medico, l’effettuazione del Tampone Faringeo per la ricerca dei germi comuni. Nel caso la risposta sia positiva per streptococco beta-emolitico di gruppo A, ritornare dal proprio medico curante
per eventuali ed idonee prescrizioni. Aerare i locali più frequentemente e sanificare i pavimenti delle aule, i banchi, i piani di lavoro con prodotti disinfettanti di uso comune.

 

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